l'Astrofilo aprile 2012

ASTRONAUTICA 34 APRILE 2012 tellite Test Application), sviluppato dall’Uni- versità di Montpellier, in Francia, per stu- diare l’effetto delle radiazioni su compo- nenti elettronici basati su transistor bipo- lari, per compararli con i modelli di degrado dell’elettronica ad uso spaziale; Goliat, svi- luppato dall’Università di Bucarest, in Ro- mania, per riprendere immagini della Terra con un sensore da 3 megapixel e per con- durre misure di radiazioni e di presenza di micrometeoroidi in orbita bassa; MaSat-1 (Magyar Satellite), sviluppato dall’Univer- sità di Budapest, in Ungheria, per collau- dare un sistema di alimentazione, un tran- sceiver e un sistema di on-board data han- dling; infine PW-Sat, sviluppato dalla Uni- versity of Technology di Varsavia, in Polo- nia, per collaudare il dispiegamento di una vela solare da utilizzare come sistema di de- orbiting satellitare a fine vita operativa per piccoli satelliti. La rampa di lancio che verrà utilizzata dal VEGA sarà la famosa ELA-1, realizzata per ospitare i lanci dei primi razzi europei Ariane-1, Ariane-2 e Ariane-3. Dopo il suo utilizzo nel periodo 1979-1989, il complesso ELA-1 è stato rico- struito pe r offrire suppor to all’integrazione e al lancio del nuovo vet- tore europeo. Dista circa mezzo miglio dal sito di lancio del più grande Ariane-5. VEGA, con il suo prezioso carico, è partito finalmente il 13 febbraio scorso alle 10:00 GMT dal Guyana Space Center, appena dopo l’alba sulla Guyana Francese. Il razzo è salito rapidamente attraversando un cielo plumbeo, lasciando dietro di sé una scia di fumo creata da una fiamma color arancio, prodotta dalla combustione del motore a razzo del primo stadio. Il profilo di volo di questa “prima” del VEGA è sta- to il seguente: il motore del primo stadio, subito dopo l’accensione, ha spinto in alto il veicolo in una frazione di secondo. Il propellente si è esaurito dopo 1 m i - nuto e 54 se- condi dal lancio, con la successiva separa- zione dal resto del razzo. 1 secondo più tardi è stato acceso il motore del secondo stadio, che è stato sgan- ciato dopo 3 minuti e 22 secondi di volo. Circa 16 secondi dopo, il motore del terzo stadio ha impresso la sua spinta con la sua accensione. Le due sezioni dell’ogiva che protegge il carico durante l’ascesa at- traverso gli strati più densi dell’atmosfera si sono separate dopo 3 minuti e 43 se- condi di volo, e dopo 5 minuti e 47 secondi dal lancio anche il terzo stadio è stato sganciato. Il motore a propellente liquido del quarto stadio viene utilizzato per una S ullo sfondo, il profilo di volo del razzo VEGA per la sua prima missione denomi- nata VV01. [ESA/J. Huart] ASTROFILO l’

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