l'Astrofilo aprile 2012

ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ lo sviluppo di lanciatori complementari al razzo Ariane 5 e l’interesse per gli studi già effettuati dall’Italia fu grande, tanto che nel 1998 si ratificò la completa europeizza- zione del razzo, che prese il nome di VEGA, e il progetto partì ufficialmente nel 2000. Il progetto nella sua lungimiranza cercava di dotare l’Europa di un razzo vettore di piccole capacità di carico ma dalle presta- zioni e flessibilità elevate, come ad esempio trasportare piccoli carichi e posizionarli su orbite diverse (prestazione non comune in piccoli lanciatori). Il VEGA quindi avreb- be dovuto affian- care il più grande Ariane 5 e, nell’at- tuale gestione dei lanci dalla base eu- ropea di Kourou (nella Guyana Fran- cese), anche il razzo Soyuz per carichi medi. L’entrata in servizio del VEGA, completa quindi la dotazione dei lanciatori utiliz- zati dall’Europa in ambito spaziale, co- prendo tutte le pos- sibilità di carico (pic- colo, medio e gran- de). Secondo le spe- cifiche di progetto, il razzo VEGA sarà capace di portare in orbita carichi fra i 300 e i 2500 kg (le prestazioni di riferi- mento sono 1500 kg ad una quota di 700 km con orbita po- lare). Il razzo è alto 30 metri, con un dia- metro massimo di 3 metri e un peso di 137 tonnellate; è dotato di quattro stadi di cui tre a pro- pellente solido e un quarto a propellen- te liquido. Il primo stadio, denominato P80, è alto 11,2 metri, ha un diametro di 3 metri e un peso di 97 tonnellate, di cui 88 di pro- pellente. Esso è stato sviluppato nell’am- bito di un progetto diverso, che puntava allo sviluppo di nuove tecnologie da inte- grare negli upgrade futuri del progetto Ariane 5 e successivamente integrato nel progetto VEGA. La spinta prodotta dal mo- tore del primo stadio è pari a 3040 kN (ki- loNewton), con un funzionamento totale di 107 secondi. I successivi due stadi, denomi- I l nuovo razzo vettore europeo VEGA si erge sulla rampa di lancio in questa ripresa notturna. [ESA]

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