l'Astrofilo aprile 2012

ASTROFILO l’ ASTRONAUTICA È stato un successo il primo lancio di VEGA, il vettore spaziale nato in Italia che offre all’intera Europa più au- tonomia nell’astronautica commerciale, soprattutto per quanto riguarda il trasporto e la collocazione in orbite basse di piccoli satelliti artificiali. I l nuovo lanciatore europeo VEGA (Vet- tore Europeo di Generazione Avanzata) nasce da una collaborazione tra ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ed ESA (Euro- pean Space Agency), avviata nell’ormai lon- tano 1998. In realtà il programma VEGA affonda le sue radici nella collaborazione Italia-USA, relativa al programma di lanci con il vettore americano Scout dalla base di lancio San Marco, realizzata mediante una ex piattaforma petrolifera modificata e an- corata al largo delle coste del Kenya. (La base di lancio San Marco comprendeva una seconda piattaforma più piccola nelle sue vicinanze, la Santa Rita, dalla quale si con- trollavano le prime fasi di volo del vettore per poi passare il controllo alla base di Ma- lindi.) Nel 1977 l’Università di Roma propose uno studio che avrebbe potuto migliorare le capacità di carico del vettore Scout (proget- to denominato Scout 2), semplicemente ag- giungendo due boosters laterali derivati dal razzo vettore europeo Ariane 3. Nel 1992 però la produzione degli Scout statunitensi ebbe termine e il progetto continuò con l’esclusiva partecipazione di aziende italiane sotto il nome di San Marco Scout. Poi, nel 1993, l’ESA decise di iniziare alcuni studi per L a rampa di lan- cio con la torre per l’integrazione del razzo vettore. [ESA/S. Corvaja]

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