l'Astrofilo maggio-giugno 2024

49 MAGGIO-GIUGNO 2024 ASTRO PUBLISHING queste e altre molecole rilevate lì da Webb rappresentano gli in- gredienti chiave per creare mon- di potenzialmente abitabili. Un team internazionale di astro- nomi ha utilizzato MIRI (Mid-In- frared Instrument) di Webb per identificare una varietà di com- posti ghiacciati costituiti da mo- lecole organiche complesse come l’etanolo (alcol) e probabilmente l’acido acetico (un ingrediente dell’aceto). Lo studio si basa su precedenti rilevamenti di Webb di diversi ghiacci in una nube mo- lecolare fredda e oscura. “Questa scoperta contribuisce a una delle domande di vecchia data del- l’astrochimica” , ha affermato il leader del team Will Rocha, del- l’Università di Leiden, nei Paesi Bassi. “Qual è l’origine delle mo- lecole organiche complesse, o COM, nello spazio? Sono pro- dotte in fase gassosa o nel ghiac- cio? Il rilevamento di COM nei ghiacci suggerisce che le reazioni chimiche in fase solida sulle su- perfici dei granelli di polvere fredda possono costruire tipi com- plessi di molecole.” Poiché diverse COM, comprese quel- le rilevate nella fase solida in questa ricerca, erano state precedentemen- te rilevate nella fase gassosa calda, ora si ritiene che provengano dalla sublimazione dei ghiacci. La subli- mazione consiste nel passare diret- tamente dallo stato solido allo stato gassoso senza diventare liquido. Pertanto, la rilevazione di COM nei ghiacci fa sperare gli astronomi in una migliore comprensione delle origini di altre molecole, anche più grandi, nello spazio. Gli scienziati sono anche ansiosi di esplorare in che misura queste COM vengono trasportate sui pianeti in stadi molto più avanzati dell’evolu- zione protostellare. Si ritiene che le COM nei ghiacci freddi siano più fa- cili da trasportare dalle nubi moleco- M IRI di Webb ha identificato una grande quantità di molecole complesse (organiche) contenenti carbonio che circondano due protostelle. Questo grafico mostra lo spettro di una delle due protostelle, IRAS 2A. Comprende le impronte di acetaldeide, etanolo, metilformiato e probabilmente acido acetico nella fase solida. Queste e altre molecole rilevate da Webb rappresentano gli ingredienti chiave per creare mondi po- tenzialmente abitabili. [NASA, ESA, CSA, Leah Hustak (STScI)] lari ai dischi di formazione dei pia- neti rispetto alle molecole calde e gassose. Queste COM ghiacciate pos- sono quindi essere incorporate in co- mete e asteroidi, che a loro volta potrebbero entrare in collisione con i pianeti in formazione, fornendo gli ingredienti affinché la vita possa pro- sperare. Il team scientifico ha anche rilevato molecole più semplici, tra cui acido formico (che provoca la sensazione di bruciore della puntura di una for- mica), metano, formaldeide e ani- dride solforosa. La ricerca suggerisce che i composti contenenti zolfo, co- me il biossido di zolfo, hanno svolto un ruolo importante nel guidare le reazioni metaboliche sulla Terra pri- mitiva. Di particolare interesse è che una delle sorgenti indagate, IRAS 2A, è caratterizzata come una protostella di piccola massa. IRAS 2A potrebbe quindi essere simile alle prime fasi del nostro sistema solare. Pertanto, le sostanze chimiche identificate at- torno a questa protostella potreb- bero essere state presenti nelle pri- me fasi di sviluppo del nostro siste- ma solare e successivamente conse- gnate alla Terra primitiva. “Tutte queste molecole possono di- ventare parte di comete e asteroidi e infine di nuovi sistemi planetari, quando il materiale ghiacciato viene trasportato verso l’interno del disco di formazione del pianeta mentre il sistema protostellare evolve” , ha af- fermato Ewine van Dishoeck del- l’Università di Leiden, uno dei co- ordinatori del programma scienti- fico. “Non vediamo l’ora di seguire questo percorso astrochimico passo dopo passo con più dati Webb nei prossimi anni.” ASTROFILO l’ !

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=