l'Astrofilo maggio-giugno 2024

44 MAGGIO-GIUGNO 2024 ASTRO PUBLISHING verse regioni di forma- zione stellare della no- stra galassia: Taurus e Chamaeleon I, ambedue a circa 600 anni luce dal- la Terra, e Orione, una nube ricca di gas a circa 1600 anni luce da noi, nota come il luogo di nascita di numerose stelle più massicce del Sole. Le osservazioni so- no state raccolte da un grande gruppo di ricer- ca internazionale, com- posto da scienziati pro- venienti da più di dieci nazioni. Il gruppo di lavoro ha raccolto diverse infor- mazioni chiave dall’in- sieme dei dati. Per e- sempio, in Orione han- no scoperto che le stelle in gruppi di due o più avevano meno probabi- lità di avere grandi di- schi di formazione pla- netaria. Questo è un ri- sultato significativo da- to che, a differenza del Sole, la maggior parte delle stelle della nostra galassia ha delle com- pagne. Oltre a ciò, l’a- spetto irregolare dei di- schi in questa regione suggerisce la possibilità che vi siano pianeti mas- sicci incorporati al loro interno, il che potrebbe causare la deformazione e il disallineamento dei dischi. Sebbene i dischi di formazio- ne planetaria possano estendersi per distanze centinaia di volte maggiori della distanza tra la Terra e il Sole, la loro posizione a diverse centinaia di anni luce da noi li fa apparire come minuscole capocchie di spillo nel cielo notturno. Per osservare i dischi, l’equipe ha utilizzato il sofisticato D ischi che formano pianeti attorno a giovani stelle e la loro posizione all’interno della nube ricca di gas del Toro, a circa 600 anni luce dalla Terra. Le straordinarie immagini dei dischi sono state catturate utilizzando lo strumento Spettro-Polarimetrico ad alto contrasto Exoplanet REsearch (SPHERE) montato sul Very Large Telescope (VLT) dell’ESO. In totale, il team ha osser- vato 43 stelle nella regione del Toro, tutte raffigurate qui (anche se i dischi che formano pianeti sono stati rilevati solo in 39 di questi target). L’immagine di sfondo mostra una vista a infrarossi del Toro catturata dall’Infrared Astronomical Satellite. [ESO/A.Garufi et al.; IRAS] zione, mentre altri ancora sembrano lisci e quasi dormienti in mezzo a tutto questo trambusto di attività” , aggiunge Antonio Garufi, astrono- mo dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri del’Istituto Nazionale di A- strofisica (INAF), e autore principale di uno degli articoli. L’equipe ha stu- diato un totale di 86 stelle in tre di- netari maturi, le nuove immagini evidenziano la straordinaria diver- sità dei dischi che formano pianeti. “Alcuni di questi dischi mostrano e- normi bracci a spirale, presumibil- mente guidati dall’intricato balletto dei pianeti in orbita” , dice Ginski. “Altri mostrano anelli e grandi ca- vità scavate dai pianeti in forma- ASTROFILO l’

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