l'Astrofilo maggio-giugno 2024

18 MAGGIO-GIUGNO 2024 ASTRO PUBLISHING A l centro di queste immagini affiancate c’è una speciale stella usata come indicatore fondamentale per misu- rare il tasso di espan- sione dell’universo: una Cefeide. Le due imma- gini sono molto pixelate perché sono una visione molto ingrandita di una galassia distante. Cia- scuno dei pixel rappre- senta una o più stelle. L’immagine del telesco- pio spaziale Webb è si- gnificativamente più nitida alle lunghezze d’onda del vicino infra- rosso rispetto a Hubble (che è principalmente un telescopio a luce ultravioletta e visibile). Riducendo il disordine grazie alla visione più nitida di Webb, la Cefeide risalta più chiaramente, eliminando ogni potenziale confusione. Webb è stato utiliz- zato per osservare un campione di Cefeidi e ha confermato l’accuratezza delle precedenti osservazioni di Hubble, fondamen- tali per misurare con precisione il tasso di espansione e l’età dell’universo. [NASA, ESA, CSA, STScI, Adam G. Riess (JHU, STScI)] ogni ramo o tecnica di misurazione si basa sul passaggio precedente per la calibrazione. Ma alcuni astronomi hanno sugge- rito che, spostandosi verso l’esterno lungo il “secondo gradino”, la scala della distanza cosmica potrebbe tra- ballare se le misurazioni delle Ce- feidi diventassero meno accurate con la distanza. Tali imprecisioni po- trebbero verificarsi perché la luce di una Cefeide potrebbe fondersi con quella di una stella adiacente, un ef- fetto che diventerebbe più pronun- ciato con la distanza man mano che le stelle si affollano e diventa più dif- ficile distinguerle l’una dall’altra. La sfida osservativa è che le imma- gini passate di Hubble di queste va- riabili Cefeidi più distanti sembrano più raggruppate e sovrapposte alle stelle vicine a distanze sempre mag- giori tra noi e le loro galassie ospiti, richiedendo un’attenta considera- zione di questo effetto. La polvere interposta complica ulteriormente la certezza delle misurazioni in luce vi- sibile. Webb taglia la polvere e isola naturalmente le Cefeidi dalle stelle vicine perché la sua visione è più ni- tida di quella di Hubble alle lun- ghezze d’onda dell’infrarosso. “La combinazione di Webb e Hubble ci offre il meglio di entrambi i mondi. Troviamo che le misurazioni di Hub- ble rimangono affidabili man mano che saliamo lungo la scala delle di- stanze cosmiche” , ha affermato Riess. Le nuove osservazioni di Webb inclu- dono cinque galassie ospiti di otto supernove di tipo Ia contenenti un totale di mille Cefeidi, e raggiun- gono la galassia più lontana dove le Cefeidi sono state ben misurate, (NGC 5468) a una distanza di 130 mi- lioni di anni luce. “Questo copre l’intero range in cui abbiamo effettuato misurazioni con Hubble. Quindi, siamo arrivati alla fine del secondo gradino della scala della distanza cosmica” , ha detto il coautore Gagandeep Anand, dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, che gestisce i telescopi Webb e Hubble per la NASA. L’ulte- riore conferma di Hubble e Webb della tensione di Hubble stimola altri osservatori a risolvere il mistero. Il prossimo Nancy Grace Roman Space Telescope della NASA effet- tuerà ampie indagini celesti per stu- diare l’influenza dell’energia oscu- ra, la misteriosa energia che sta cau- sando l’accelerazione dell’espansio- ne dell’universo. L’osservatorio Eu- clid dell’ESA, con il contributo della NASA, sta portando avanti un com- pito simile. Al momento è come se la scala del- le distanze osservata da Hubble e Webb avesse saldamente fissato un punto di ancoraggio sulla riva di un fiume, e il bagliore residuo del Big Bang osservato dalle misurazioni di Planck dall’inizio dell’universo fosse saldamente fissato sull’altra sponda. Il modo in cui l’espansione dell’uni- verso stava cambiando nei miliardi di anni tra questi due punti finali deve ancora essere osservato diret- tamente. “Dobbiamo scoprire se ci manca qualcosa su come collegare l’inizio dell’universo e il presente” , ha concluso Riess. ! ASTROFILO l’

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