l'Astrofilo maggio-giugno 2023

MAGGIO-GIUGNO 2023 ASTROFILO l’ cratere di Cabrerolles e nelle sue vici- nanze; la declinazione magnetica qui raggiunge un valore di 10 [...]” . Le conclusioni dei due scienziati fran- cesi stimolarono la curiosità dell’a- stronomo danese Carl Luplau Janssen, direttore dell’Osservatorio Urania di Copenhagen. Costui decise di recarsi nell’Hérault per raccogliere ulteriori prove sulla natura meteoritica dei cra- teri. Nel settembre del 1950, Luplau Janssen stava soggiornando per la- voro all’Osservatorio del Pic-du-Midi e colse l’occasione per fare un’escur- sione a Faugères e Cabrerolles. L’anno successivo l’astronomo pub- blicò il resoconto dei suoi sopralluo- ghi sul Journal of the Royal Astro- nomical Society of Canada , intitolan- dolo “The meteor craters in Hérault, France”. Ecco alcuni passaggi del te- sto originale: “ Il cratere principale, che si chiama ‘Le Clot’, si trova al- l’estremità occidentale di una fascia che va da sud-sud-ovest verso nord- nord-est, su cui sono distribuiti un grande cratere e alcuni piccoli, spe- cialmente nei pressi del villaggio di Faugères”. […] “Dopo alcune peripe- zie abbiamo raggiunto [c’era anche la signora Luplau Janssen] Cabrerolles in macchina e incontrato il signor Je- rôme Carattié, il proprietario del ter- reno su cui si trova ‘Le Clot’. Non sapeva nulla dell’origine della forma- zione, ma ci ha portato lì, a un km dal villaggio lungo la strada a ovest della stretta valle di Cabrerolles. Ci ha con- dotto a piedi su un sentiero sabbioso lungo il quale alcuni piccoli cespugli e piante basse coprivano a malapena la superficie rocciosa. Dopo una cammi- nata di circa 500 metri, ci siamo im- provvisamente fermati sul bordo ri- alzato di una sorprendente depres- sione nell’altopiano. Avevamo rag- giunto lo scopo della nostra ricerca. Il cratere era abbastanza circolare e i pendii sembravano ancora più ripidi che nel caso del cratere di Faugères [ispezionato la mattina del medesimo giorno]. La consistenza del suolo era la stessa in entrambi i crateri. I pendii presentavano alcuni blocchi di pietra e un’enorme quantità di ghiaia. Le di- mensioni sono risultate corrispondere esattamente a quelle fornite dai geo-

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