l'Astrofilo maggio-giugno 2023

MAGGIO-GIUGNO 2023 C onfronto della temperatura diurna di TRAPPIST-1 b misurata utilizzando il Mid-Infrared Instru- ment (MIRI) di Webb con modelli computerizzati che mostrano quale sarebbe la temperatura in varie con- dizioni. I modelli tengono conto delle proprietà note del sistema, tra cui la temperatura della stella e la distanza orbitale del pianeta. Anche la temperatura del lato diurno di Mercurio è mostrata come riferi- mento. [NASA, ESA, CSA, Joseph Olmsted (STScI). Science: Thomas P. Greene (NASA Ames), Taylor Bell (BAERI), Elsa Ducrot (CEA), Pierre- Olivier Lagage (CEA)] i ricercatori sono stati in grado di cal- colare con successo la quantità di luce infrarossa emessa dal pianeta. Il rilevamento di Webb di un’eclissi secondaria è di per sé una pietra mi- liare importante. Con la stella più di 1000 volte più luminosa del pianeta, la variazione di luminosità è infe- riore allo 0,1%. “C’era anche il ti- more che ci saremmo persi l’eclissi. I pianeti si tirano tutti l’un l’altro, quindi le orbite non sono perfette” , ha precisato Taylor Bell, ricercatrice post-dottorato presso il Bay Area En- vironmental Research Institute, che ha analizzato i dati. “Ma è stato sem- plicemente fantastico: l’ora dell’e- clissi che abbiamo visto nei dati cor- rispondeva all’ora prevista entro un paio di minuti.” Il team ha analizzato i dati di cinque osservazioni di eclissi secondarie se- parate. “Abbiamo confrontato i ri- sultati con modelli computerizzati che mostrano quale dovrebbe esse- re la temperatura in diversi scenari” , ha spiegato Ducrot. “I risultati sono quasi perfettamente coerenti con un corpo nero fatto di nuda roccia e senza atmosfera per far circolare il calore. Inoltre, non abbiamo visto alcun segno di assorbimento della luce da parte dell’anidride carbo- nica, che sarebbe evidente in queste misurazioni.” Questa ricerca è stata condotta come parte del programma Webb Guaran- teed Time Observation (GTO) 1177, che è uno degli otto programmi del primo anno di scienze di Webb, pro- gettati per aiutare a caratterizzare completamente il sistema TRAPPIST- 1. Sono attualmente in corso ulteriori osservazioni di eclissi secondarie di TRAPPIST-1 b, e ora che sanno quan- to possono essere buoni i dati, i ricer- catori sperano di catturare alla fine una curva di fase completa che mo- stri il cambiamento di luminosità sul- l’intera orbita. Ciò consentirà loro di vedere come cambia la temperatura dal giorno alla notte e confermare se il pianeta ha o meno un’atmosfera. “C’era un obiettivo che sognavo di raggiungere” , ha detto Lagage, che ha lavorato allo sviluppo dello stru- mento MIRI per più di due decenni. “Ed era questo. È la prima volta che possiamo rilevare l’emissione da un pianeta roccioso e temperato. È un passo davvero importante nella sto- ria della scoperta di esopianeti.” ! ASTROFILO l’

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