l'Astrofilo maggio-giugno 2023

41 MAGGIO-GIUGNO 2023 ASTRO PUBLISHING mensioni erano dovute invece a una velocità di espansione estremamente elevata. La nuova stima è molto più in linea con un’età relativamente gio- vane di circa 2000 anni, il che ha raf- forzato il legame tra RCW 86 e la stella ospite osservata secoli fa. Sebbene una stima più accurata del- l’età abbia avvicinato gli astronomi alla comprensione di questa struttura stellare unica, rimaneva ancora un mistero. Come ha fatto RCW 86 ad espandersi così velocemente? La ri- sposta è stata trovata quando i dati a raggi X della regione hanno rivelato la presenza di grandi quantità di ferro, segno indicatore di un diverso tipo di esplosione: una supernova di tipo Ia. Questo tipo di esplosione si verifica in un sistema stellare binario quando una densa nana bianca (i re- sti finali di una stella come il nostro Sole) assorbe materiale da una stella compagna fino al punto di detona- zione. Queste supernove sono le più luminose di tutte e senza dubbio SN 185 avrebbe stupito gli osservatori mentre brillava intensamente nel cie- lo notturno. Gli astronomi ora hanno un quadro più completo di come si è formato RCW 86. Mentre la nana bianca del si- stema binario inghiottiva il materiale della sua stella compagna, i suoi ven- ti ad alta velocità spingevano verso l’esterno il gas e la polvere circostanti, creando la cavità che osserviamo og- gi. Poi, quando la nana bianca non poté sopportare altra massa in caduta dalla stella compagna, esplose violen- temente. La cavità precedentemente formata ha lasciato ampio spazio ai resti stellari ad alta velocità per e- spandersi molto rapidamente e cre- are le strutture monumentali che ve- diamo oggi. Questa nuova immagine di RCW 86 offre agli astronomi uno sguardo ancora più approfondito sul- la fisica di questa struttura sconcer- tante e sulla sua formazione. L’im- magine è stata ottenuta dal team Communication, Education & Enga- gement di NOIRLab, nell’ambito del NOIRLab Legacy Imaging Program. I l guscio sbrindellato della prima su- pernova mai registrata è stato cat- turato dalla Dark Energy Camera fabbricata dal Dipartimento del- l’Energia degli Stati Uniti e montata sul telescopio Víctor M. Blanco di 4 metri della National Science Founda- tion (NSF), presso l’Osservatorio in- teramericano di Cerro Tololo in Cile, un programma del NOIRLab di NSF. Un anello di detriti luminosi è tutto ciò che rimane di una nana bianca esplosa più di 1800 anni fa, quando fu registrata dagli astronomi cinesi come “stella ospite”. Questa imma- gine speciale, che copre ben 45 mi- nuti d’arco in cielo, offre una visione rara dell’intero residuo di supernova. [CTIO/NOIRLab/DOE/NSF/AURA. T.A. Rector (University of Alaska Ancho- rage/NSF’s NOIRLab), J. Miller (Gemi- ni Observatory/NSF’s NOIRLab), M. Za- mani & D. de Martin (NSF’s NOIRLab)] L ’anello di detriti di RCW 86 è tutto ciò che rimane di una nana bianca esplosa più di 1800 anni fa, quando fu registrata dagli astronomi cinesi come “stella ospite”. Questo video presenta la nuova immagine del resto di supernova. [Ima- ges and Videos: TIO/NOIRLab/DOE/NSF/AURA, T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/NSF’s NOIRLab), J. Miller (Gemini Observatory/NSF’s NOIRLab), M. Za- mani & D. de Martin (NSF’s NOIRLab), ESA/Hubble/L. Calcada, D. Munizaga, N. Bartmann. Music: Stellardrone - In Time] te, RCW 86, fotografata dalla Dark Energy Camera (DECam) montata sul telescopio di 4 metri Víctor M. Blan- co, presso l’Osservatorio interameri- cano di Cerro Tololo in Cile (un pro- gramma del NOIRLab della NSF), aiu- ta a far luce su come i resti della su- pernova sono evoluti negli ultimi 1800 anni. La straordinaria visione ad ampio campo di DECam ha per- messo agli astronomi di creare questa rara visione dell’intero residuo di su- pernova come si vede oggi. Sebbene il legame tra RCW 86 e SN 185 sia ormai consolidato, non è sem- pre stato così. Per decenni, gli astro- nomi hanno pensato che ci sarebbero voluti circa 10000 anni affinché una tradizionale supernova con collasso del nucleo (una in cui una stella mas- siccia espelle materiale esplodendo) potesse formare la struttura che ve- diamo oggi. Ciò renderebbe la strut- tura molto più antica della supernova osservata nell’anno 185. Questa stima preliminare derivava in gran parte dalle misurazioni delle dimensioni del residuo di supernova. Ma uno studio del 2006 ha rivelato che le grandi di- ASTROFILO l’ !

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