l'Astrofilo maggio-giugno 2023

MAGGIO-GIUGNO 2023 erano immagini di calibrazione del- l’asteroide della fascia principale (10920) 1998 BC 1 , che gli astronomi scoprirono nel 1998. Le osservazioni sono state condotte per testare le prestazioni di alcuni dei filtri di MIRI, ma il team di calibrazione le ha rite- nute fallite per motivi tecnici, a causa della luminosità del bersaglio e di un puntamento sfalsato del telescopio. Nonostante ciò, i dati sull’asteroide 10920 sono stati utilizzati dal team per stabilire e testare una nuova tec- nica per delimitare l’orbita di un og- getto e stimarne le dimensioni. La validità del metodo è stata dimo- strata per l’asteroide 10920 utilizzan- do le osservazioni di MIRI combinate con i dati dei telescopi a terra e della missione Gaia dell’ESA. Nel corso dell’analisi dei dati MIRI, il team ha trovato l’intruso più piccolo nello stesso campo visivo. I risultati del team suggeriscono che l’oggetto misura 100-200 metri, occupa un’or- bita con un’inclinazione molto bassa e si trovava nella regione interna della fascia principale al momento delle osservazioni di Webb. “I nostri risultati mostrano che an- che le osservazioni Webb ‘fallite’ pos- sono essere scientificamente utili, se si ha la giusta mentalità e un po’ di fortuna” , ha spiegato Müller. “Il no- stro rilevamento si trova nella fascia principale degli asteroidi, ma l’incre- dibile sensibilità di Webb ha per- messo di vedere questo oggetto di circa 100 metri a una distanza di ol- tre 100 milioni di chilometri.” La scoperta di questo asteroide (che il team sospetta essere il più piccolo osservato fino ad oggi da Webb e uno dei più piccoli rilevati nella fascia principale) avrebbe, se confermato come nuova scoperta, importanti im- plicazioni per la nostra comprensione della formazione ed evoluzione del sistema solare. I modelli attuali pre- vedono la presenza di asteroidi fino a dimensioni molto piccole, ma i pic- coli asteroidi sono stati studiati in modo meno dettagliato rispetto alle loro controparti più grandi a causa della difficoltà di osservare questi og- getti. Le future osservazioni dedicate di Webb consentiranno agli astro- nomi di studiare asteroidi di dimen- sioni inferiori a 1 chilometro. Inoltre, questo risultato suggerisce che Webb sarà anche in grado di contribuire in modo fortuito al rilevamento di nuo- vi asteroidi. Il team sospetta che an- che brevi osservazioni di MIRI vicine al piano del sistema solare include- ranno sempre alcuni asteroidi, la maggior parte dei quali saranno og- getti sconosciuti. Per confermare che l’oggetto rile- vato è un asteroide scoperto di re- cente sono necessari più dati sulla posizione relativi alle stelle sullo sfondo dagli studi di follow-up per delimitare l’orbita. “Questo è un ri- sultato fantastico che evidenzia le capacità di MIRI di rilevare in modo fortuito una dimensione di asteroi- de precedentemente non rilevabile nella fascia principale” , ha concluso Bryan Holler, scienziato di supporto Webb presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora, nel Maryland. “Le ripetizioni di queste osservazioni sono in fase di pro- grammazione e ci aspettiamo sicu- ramente nuove intrusioni di aste- roidi in quelle immagini.” ASTROFILO l’ !

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=