l'Astrofilo maggio-giugno 2023

19 MAGGIO-GIUGNO 2023 ASTRO PUBLISHING Questo sforzo è culmi- nato nella più grande mappa bidimensionale del cielo mai creata, com- binando osservazioni della camera Mosaic-3 sul telescopio Nicholas U. Mayall di 4 metri e della camera 90Prime sul tele- scopio Bok di 2,3 metri dell’Università dell’Ari- zona, entrambi situati al KPNO, così come della Dark Energy Camera co- struita dal DOE sul tele- scopio di 4 metri Víctor M. Blanco al CTIO in Cile. Uno degli scopi princi- pali di questa mappa è identificare circa 40 mi- lioni di galassie per la DESI Spectroscopic Sur- vey quinquennale, che mira a com- prendere l’energia oscura mappan- do con precisione la storia dell’espan- sione dell’universo negli ultimi 12 mi- liardi di anni. Il progetto DESI ha selezionato i suoi obiettivi e l’indagine spettroscopica è attualmente in corso. Nondimeno, il team sta già cercando di creare la mappa del cielo più completa possi- bile, quindi sono state aggiunte più immagini e un’elaborazione miglio- rata di Legacy Surveys per includere dati che prima mancavano. In parti- colare, il decimo rilascio di dati si con- centra sull’integrazione di nuove im- magini da DECam del cielo extraga- lattico meridionale, specialmente nelle aree lontane dal disco della Via Lattea, che sono ideali per guardare lontano nel cosmo. Con l’aggiunta delle immagini del cielo australe nel- la nuova versione dei dati, le Legacy Surveys sono state estese a oltre 20000 gradi quadrati, quasi la metà del cielo. Inoltre, la nuova versione include immagini del cielo prese con un filtro colorato aggiuntivo, in gra- do di campionare la luce infrarossa appena più rossa di quella che l’oc- dell’MPE e dell’Univer- sità Ludwig Maximilians di Monaco in Germania; la DECam Local Volume Exploration Survey; e l’ultimo (sesto) anno della Dark Energy Sur- vey. Il team ha anche se- tacciato l’archivio di dati NSF NOIRLab per utiliz- zare tutti i dati pubblici del cielo che esistevano già o che venivano rac- colti da altri ricercatori. Non sono solo gli scien- ziati a beneficiare del crescente archivio di dati astronomici provenienti da Legacy Surveys. I dati disponibili consentono anche agli appassionati di astronomia e ai cu- riosi di esaminare digitalmente l’uni- verso che ci circonda. “Chiunque può utilizzare i dati della survey per e- splorare il cielo e fare scoperte” , ha affermato Arjun Dey, un astronomo del NOIRLab di NSF. “Secondo me è questa facilità di accesso che ha reso questa survey così efficace. Ci augu- riamo che in pochi anni Legacy Sur- veys disporrà della mappa più completa dell’intero cielo e costitui- rà un tesoro per gli scienziati anche in futuro.” NOIRLab ospiterà questi dati nell’Astro Data Archive, dalle immagini originali prese ai telescopi, dai cataloghi che riportano le posi- zioni e altre proprietà di stelle e ga- lassie. Astro Data Lab, che fa parte del Community Science and Data Center (CSDC) presso il NOIRLab di NSF, offre anche i cataloghi come da- tabase, che gli astronomi possono fa- cilmente analizzare utilizzando gli strumenti e i servizi di Astro Data Lab e confrontarli con altri set di dati, dando maggiori opportunità di sco- perta. Inoltre, Astro Data Lab forni- sce agli astronomi esempi di appli- cazioni scientifiche e tutorial per as- sisterli nelle loro ricerche. I l telescopio di 4 metri Nicholas U. Mayall, che prende il nome dal- l’ex direttore del Kitt Peak National Observatory, era il secondo più grande telescopio per apertura al momento della sua prima luce, nel 1973. Il telescopio attualmente ospita il Dark Energy Spec- troscopic Instrument (DESI), lo spettrografo per indagini multiog- getto più potente al mondo. [José Francisco Salgado] ! chio umano può vedere. Le integra- zioni alla mappa e alla copertura in lunghezza d’onda renderanno a loro volta i dati utili a una più ampia fa- scia di scienziati. “L’aggiunta di dati nella lunghezza d’onda del vicino in- frarosso alle Legacy Surveys ci con- sentirà di calcolare meglio gli spo- stamenti verso il rosso di galassie lon- tane, ovvero la quantità di tempo impiegata dalla luce di quelle galas- sie per raggiungere la Terra” , ha af- fermato Alfredo Zenteno, astrono- mo del NOIRLab di NSF e ricercatore principale della DECam eROSITA Sur- vey (DeROSITAS). “Ciò è essenziale per i sondaggi a lunghezze d’onda radio e raggi X che richiedono la vi- sione ‘ottica’ completa per identifi- care l’origine dell’emissione, come ammassi di galassie e buchi neri su- permassicci attivi” , ha aggiunto Mara Salvato, ricercatrice del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics (MPE) e portavoce di DeROSITA. La maggior parte di queste ulteriori osservazioni DECam provengono dal team DeROSITAS, che comprende scienziati del NOIRLab della NSF, dell’Università di La Serena in Cile, ASTROFILO l’

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