l'Astrofilo maggio-giugno 2023

13 ASTRO PUBLISHING vato un minimo magnetico significa- tivo di circa 100 nT, una caratteristica tipica dei piccoli crateri da impatto” . Dal punto di vista mineralogico, i ri- sultati più interessanti hanno riguar- dato la scoperta di più un centinaio di sferule di ossido di ferro e di breccia da impatto. Le prime si formano per l’ablazione della massa di meteoriti in caduta nell’atmosfera e anche conte- stualmente all’impatto; hanno tipica- mente dimensioni medie di circa 200 microns; nel caso di Le Clot, i loro diametri sono compresi fra poche decine di microns e 1,2 millimetri. La breccia è un tipo di roccia sedimen- taria costituita da frammenti spigo- losi di vari litotipi, cementati in una matrice molto fine. Così come le sfe- rule di ossido di ferro, anche la brec- cia è un elemento tipico (sebbene non esclusivo) dei crateri da impatto. Questi rinvenimenti, assieme ad al- tre prove significative raccolte du- rante l’ispezione di Le Clot, raffor- zano indubbiamente l’ipotesi mete- oritica, sebbene l’assenza di un bor- do sensibilmente rialzato rispetto al terreno circostante resti tuttora sen- za una spiegazione convincente. ! Johan Snijckers

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