l'Astrofilo maggio-giugno 2022
MAGGIO-GIUGNO 2022 I nfografica che mostra una linea temporale dell’universo, che va dai giorni no- stri (a sinistra) fino al Big Bang (a destra). La posizione della galassia record GN- z11 è mostrata non lontano da dove iniziarono a formarsi le prime stelle. Viene inoltre indicata la posizione del precedente detentore del record. [NASA, ESA, P. Oesch and B. Robertson (University of California, Santa Cruz), and A. Feild (STScI)] Q uesta vista dettagliata evidenzia la posizione della stella Earendel lungo un’increspatura nello spazio-tempo (linea tratteggiata) che la intensifica e rende possibile il suo rilevamento a una distanza così grande, quasi 13 miliardi di anni luce. Viene anche indicato un ammasso di stelle che appare su entrambi i lati della curva critica. La distorsione e l’intensificazione sono creati dalla massa di un enorme ammasso di galassie situato tra Hubble ed Earendel. La massa dell’ammasso di galassie è così grande che deforma il tessuto dello spa- zio, e guardare attraverso quello spazio è come guardare attraverso una lente d’ingrandimento: lungo il bordo della lente, l’aspetto delle cose sull’altro lato è deformato e ingrandito. [Science: NASA, ESA, Brian Welch (JHU), Dan Coe (STScI). Image processing: NASA, ESA, Alyssa Pagan (STScI)] sere una stella, la cui luce risulta estremamente intensificata dalla lente gravitazionale. A quella stella, i ricercatori hanno deciso di dare un nome evocativo, Earendel, che in in- glese antico (V sec.-XII sec.) significa “stella del mattino” o “luce na- scente”. Nella gran parte dei casi, il lensing gravitazionale intensifica di poche volte la luce degli oggetti remoti, a causa del fatto che l’allineamento Terra-lente-oggetto remoto non è perfetto; ma più ci si avvicina a un allineamento ottimale, più l’intensi- ficazione della luce (e quindi dell’im- magine) diventa rilevante. Nel caso di Earendel, un allineamento parti- colarmente favorevole e l’aspetto approssimativamente puntiforme della stella hanno fatto sì che la sua luminosità risulti intensificata di mi- gliaia di volte, rendendosi osserva- bile con strumenti che mai potreb- bero vederla direttamente. Sebbene gli ammassi di galassie de- formino lo spazio in un modo diso- mogeneo che rispecchia la distri- buzione delle masse al loro interno, esiste comunque una linea di inten- sificazione o, più tecnicamente, una curva critica lungo la quale l’effetto lente risulta più efficace. Più un og- getto è discosto dalla curva critica, più la sua immagine ci appare de- bole e replicata in due o più copie. Le immagini multiple si presentano su lati opposti della curva critica. Non è il caso di Earendel, la quale non solo è ben inserita nel Sunrise Arc, ma si trova anche verosimil- mente al centro del percorso della curva critica, dal momento che la sua immagine non risulta sdoppiata. Al massimo se ne discosta di 0,1” e per- tanto le due immagini virtuali della stella sono quanto meno irrisolte, se non addirittura perfettamente so- vrapposte (in un certo senso, il prin- cipio di questo fenomeno ricorda quello della maschera di Hartmann nella fotografia). Grazie al favorevole lensing gravita- ASTROFILO l’
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