l'Astrofilo maggio-giugno 2022

48 MAGGIO-GIUGNO 2022 ASTRO PUBLISHING U bicazione di 115 candi- dati pianeti orfani, re- centemente scoperti da un gruppo di astronomi in una zona di cielo tra le costella- zioni dello Scorpione e del- l’Ofiuco. I pianeti, indicati da cerchi rossi, hanno massa pa- ragonabile a quelle dei pia- neti del sistema solare, ma non orbitano intorno a una stella. Il numero esatto di pianeti orfani trovati dal gruppo è compreso tra 70 e 170, a seconda dell’età as- sunta per la regione sotto studio. Questa immagine ha utilizzato un’età intermedia, e perciò il numero di candi- dati risulta anch’esso inter- medio tra i limiti trovati nella ricerca. [ESO/N. Risinger (sky- survey.org )] A lcuni astronomi hanno usato i tele- scopi dell’ESO per scovare almeno 70 nuovi pianeti orfani nella Via Lattea, il gruppo più grande di pia- neti interstellari finora scoperto. Approfondite la vostra conoscenza di que- sti misteriosi nomadi ga- lattici nel video che rac- conta la scoperta! [ESO] L’equipe ha utilizzato anche i dati del satellite Gaia dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), segnando un enorme successo nella collaborazione tra tele- scopi al suolo e spaziali nella esplorazione e nella compren- sione dell’universo. Lo studio suggerisce che potrebbero esserci molti altri pianeti sfuggenti come questi, senza una stella madre, che dobbiamo ancora scoprire. “Po- trebbero esserci diversi miliardi di pianeti giganti che fluttuano libera- mente nella Via Lattea senza una stella ospite” , spiega Bouy. Studiando i pianeti orfani appena scoperti, gli astronomi possono tro- vare indizi su come si formano questi misteriosi oggetti. Alcuni scienziati ritengono che i pianeti orfani pos- sano formarsi dal collasso di una nube di gas che è troppo piccola per portare alla formazione di una stel- la, altri che potrebbero essere stati espulsi dal sistema natale. Non sap- piamo ancora quale meccanismo sia più probabile. Ulteriori progressi tecnologici saran- no la chiave per svelare il mistero di questi pianeti nomadi. L’equipe spe- ra di continuare a studiarli in modo più dettagliato con il futuro ELT (Ex- tremely Large Telescope) dell’ESO, attualmente in costruzione nel de- serto cileno di Atacama e che do- vrebbe iniziare le osservazioni entro la fine di questo decennio. “Questi oggetti sono estremamente deboli e si può fare poco per studiarli con gli strumenti attuali ”, afferma Bouy. “L’ELT sarà assolutamente cru- ciale per raccogliere ulteriori infor- mazioni sulla maggior parte dei pia- neti orfani che abbiamo trovato.” ASTROFILO l’ !

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