l'Astrofilo maggio-giugno 2022
39 MAGGIO-GIUGNO 2022 ASTRO PUBLISHING sono quindi comprendere meglio come le molecole prebiotiche vanno a finire sui pianeti, compreso il no- stro. “Siamo incredibilmente liete di poter ora iniziare a seguire l’in- tero viaggio di queste molecole complesse, dalle nubi, ai dischi di formazione stellare e alle comete. Speriamo che con ulteriori osserva- zioni si possa fare un passo avanti verso la comprensione dell’origine delle molecole prebiotiche nel si- stema solare” , conclude Nienke van der Marel, un’altra ricercaterice al- l’Osservatorio di Leiden, che ha par- tecipato allo studio. Studi futuri di IRS 48 con l’ELT (Ex- tremely Large Telescope) dell’ESO, attualmente in costruzione in Cile e che inizierà le operazioni entro que- sto decennio, consentiranno all’e- quipe di studiare la chimica delle regioni più interne del disco, dove potrebbero essere in via di forma- zione pianeti simili alla Terra. I mmagine con note di ALMA (Atacama Large Millimeter/ submillimeter Array) che mostra la trap- pola per la polvere nel disco che circonda il siste- ma Oph-IRS 48. La trappola offre un rifugio sicuro per le minuscole particelle del disco e permette loro di aggregarsi e crescere fino a dimensioni che permetto- no loro di sopravvivere da sole. La regione in verde è la trappola, dove le parti- celle più grandi si accumu- lano. Nell’angolo in alto a sinistra è indicata la dimensione dell’orbita di Nettuno per dare un’idea della scala. [ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/Nienke van der Marel] Q uesto video ci mostra un in- grandimento del sistema Oph- IRS 48 in cui, per la prima volta, è stata osservata una trappola per la polvere che permette alle particelle di polvere di crescere e formare corpi più grandi. [ALMA (ESO/NAOJ/ NRAO)/Nick Risinger (skysurvey.org) / Digitized Sky Survey 2/S. Guisard] ! zione planeta- ria. Queste mo- lecole sono i precursori di molecole pre- biotiche come gli amminoa- cidi e gli zuc- cheri, che sono alcuni degli e- lementi di ba- se costitutivi della vita. Stu- diando la loro formazione ed evoluzione, i ri- cercatori pos- C ome finiscono sui pianeti gli ingredienti per formare la vita? La scoperta della più grande molecola mai identificata finora in un disco di formazione planetaria ci fornisce degli indizi. [ESO] ereditate dalle nubi fredde, vengo- no liberate e diventano rilevabili. “Ciò che rende tutto questo ancora più affascinante è che ora sappiamo che queste molecole complesse più grandi sono disponibili per nutrire i pianeti in formazione nel disco” , spie- ga Booth. “Questo non era noto pri- ma, poiché nella maggior parte dei sistemi tali molecole sono nascoste nel ghiaccio.” La scoperta dell’etere dimetilico sug- gerisce che molte altre molecole com- plesse che vengono comunemente trovate nelle regioni di formazione stellare potrebbero celarsi in strut- ture ghiacciate nei dischi di forma- ASTROFILO l’
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