l'Astrofilo maggio-giugno 2022

31 MAGGIO-GIUGNO 2022 ASTRO PUBLISHING “Gli scenari che stavamo indagando erano piuttosto chiari, molto diversi e facilmente distinguibili con lo stru- mento giusto” , afferma Rivinius. “Eravamo d’accordo sul fatto che c’erano due sorgenti di luce nel si- stema, quindi la domanda era se fos- sero in orbita l’una vicino all’altra, come nello scenario della stella spo- gliata, oppure distanti l’una dall’al- tra, come nello scenario del buco nero.” Per distinguere tra le due proposte, gli astronomi hanno utilizzato sia lo strumento GRAVITY installato sul VLTI, sia lo strumento MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer) instal- lato sul VLT dell’ESO. “MUSE ha confermato che non c’era un compagno luminoso su un’orbita più ampia, mentre l’elevata risolu- zione spaziale di GRAVITY è stata in grado di risolvere due sorgenti lumi- ASTROFILO l’ U na nuova ricerca che utilizza i dati del VLT (Very Large Telescope) e del VLTI (Very Large Telescope Inter- ferometer) dell’ESO ha rivelato che HR 6819, che si pensava fosse un si- stema triplo con un buco nero, è in realtà un sistema di due stelle senza buco nero. [ESO/L. Calçada] 6819 molto entusiasmanti e fa di quel sistema un candidato perfetto per studiare come il vampirismo in- fluenzi l’evoluzione delle stelle mas- sicce e, a sua volta, la formazione dei fenomeni associati, comprese le on- de gravitazionali e le violente esplo- sioni di supernova.” Il nuovo gruppo congiunto Leuven- ESO prevede ora di monitorare più da vicino HR 6819 utilizzando lo strumento GRAVITY del VLTI. I ricer- catori condurranno un unico studio del sistema nel tempo, per compren- derne meglio l’evoluzione, vincolar- ne le proprietà e utilizzare tale co- noscenza per saperne di più su altri sistemi binari. Per quanto riguarda la ricerca dei buchi neri, l’equipe resta ottimista. “I buchi neri di massa stellare re- stano oggetti elusivi a causa della propria natura” , conclude Rivinius. “Ma le stime suggeriscono che ci sono da decine a centinaia di milioni di buchi neri nella sola Via Lattea” , aggiunge Baade. È solo questione di tempo prima che gli astronomi li scoprano. nose separate da una distanza pari a solo un terzo della distanza tra la Terra e il Sole” , dice Frost. “Questi dati si sono rivelati l’ultimo pezzo del puzzle e ci hanno permesso di con- cludere che HR 6819 è un sistema bi- nario senza buco nero.” “La nostra migliore interpretazione finora è che abbiamo catturato questo sistema binario poco dopo che una delle stelle aveva risuc- chiato l’atmosfera dalla stella com- pagna. Questo è un fenomeno co- mune nei sistemi binari stretti, a volte indicato come ‘vampirismo stellare’ dalla stampa” , spiega la Bodensteiner, ora all’ESO in Ger- mania e autrice del nuovo studio. “Mentre la stella donatrice veniva privata di parte del proprio mate- riale, la stella ricevente iniziava a ruotare più rapidamente.” “Catturare una fase, successiva all’in- terazione, breve come questa è estre- mamente difficile” , aggiunge Frost. “Ciò rende le nostre scoperte per HR !

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