l'Astrofilo maggio-giugno 2021

45 MAGGIO-GIUGNO 2021 Q uesta animazione mostra una rappresentazione artistica delle orbite e dei moti dei pianeti nel sistema TOI-178. Un nuovo studio di Adrien Leleu e colleghi con diversi telescopi, tra cui il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, ha rivelato che il sistema vanta sei esopianeti e che tutti, tranne quello più vicino alla stella, sono bloccati in una danza ritmica lungo l’orbita (rappresentata in arancione). In altre parole, sono in risonanza. Ciò significa che ci sono schemi che si ripetono mentre i pianeti girano intorno alla stella, con alcuni pianeti che si allineano ogni poche orbite. Nell’animazione, i moti ritmici dei pianeti in- torno alla stella centrale sono rappresentati da un’armonia musicale, creata at- tribuendo una nota (nella scala pentatonica) a ciascuno dei pianeti nella catena di risonanza. La nota viene suonata quando un pianeta termina un’orbita com- pleta o mezza orbita; quando i pianeti si allineano in questi punti dell’orbita, risuonano in risonanza. [ESO/L. Calçada] gli astronomi devono invece fare af- fidamento su altre tecniche per rile- varli. I metodi principali utilizzati so- no quello del transito, cioè osservare la luce emessa dalla stella centrale, che si attenua al passaggio di un eso- pianeta nella linea di vista dell’osser- vazione da Terra, e il metodo delle velocità radiali, ovvero cercare nello spettro di luce emesso della stella piccoli segni di oscillazioni che si ve- rificano mentre gli esopianeti si spo- stano nell’orbita. L’equipe ha utiliz- zato entrambi i metodi per osservare il sistema: CHEOPS, NGTS e SPECU- LOOS per i transiti, ESPRESSO per le velocità radiali. Combinando le due tecniche, gli a- stronomi sono stati in grado di rac- cogliere informazioni chiave sul si- stema e sui suoi pianeti, che orbi- tano intorno alla loro stella centrale molto più vicino e molto più veloce- mente di quanto la Terra orbiti in- torno al Sole. Il più veloce (il pianeta più interno) completa un’orbita in appena un paio di giorni, mentre il più lento impiega circa dieci volte di più. I sei pianeti hanno dimensioni che vanno da circa una a circa tre vol- te la dimensione della Terra, mentre le loro masse sono da 1,5 a 8 volte la massa della Terra. Alcuni dei pianeti sono rocciosi, ma più grandi della Terra: questi pianeti sono noti come super-Terre. Altri so- no pianeti gassosi, come i pianeti e- sterni del nostro sistema solare, ma molto più piccoli: sono chiamati mini- Nettuno. Sebbene nessuno dei sei esopianeti trovati si trovi nella zona abitabile della stella, i ricercatori suggerisco- no che, continuando la catena di ri- sonanze, potrebbero trovare, in que- sta zona o nelle sue vicinanze, qual- che altro pianeta. L’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO, l’inizio del- le cui operazioni è previsto in questo decennio, sarà in grado di visualiz- zare direttamente gli esopianeti roc- ciosi nella zona abitabile di una stel- la e persino di caratterizzarne l’at- mosfera, offrendo l’opportunità di conoscere in maggior dettaglio si- stemi come TOI-178. ASTROFILO l’ !

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