l'Astrofilo maggio-giugno 2021
23 MAGGIO-GIUGNO 2021 ASTRO PUBLISHING Q uesto grafico mostra lo spettro dell’atmosfera di un esopianeta roccioso delle dimensioni della Terra, GJ 1132 b, che è sovrapposto a una visione di fantasia del pianeta. La linea arancione rappresenta lo spettro del modello. Per confronto, lo spettro osservato viene mostrato come punti blu che rappresentano i punti dati medi, insieme alle loro barre di errore. Questa analisi è coerente con GJ 1132 b, trattandosi prevalentemente di un’atmosfera di idrogeno con una miscela di metano e acido cianidrico. Il pianeta ha anche aerosol che causano la dispersione della luce. Questa è la prima volta che una cosid- detta “atmosfera secondaria”, reintegrata dopo che il pianeta ha perso la sua atmosfera primordiale, viene rilevata in un mondo al di fuori del nostro sistema solare. [NASA, ESA, and P. Jeffries (STScI)] neta viene dispersa sotto forma di ca- lore all’interno del pianeta. GJ 1132 b è in un’orbita ellittica e le forze di marea che agiscono su di esso sono più forti quando è più vicino o più lontano dalla sua stella ospite. Al- meno un altro pianeta nel sistema di quella stella esercita anch’esso un’at- trazione gravitazionale su GJ 1132 b. Le conseguenze sono che il pianeta viene schiacciato o allungato da que- sto “pompaggio” gravitazionale. Quel meccanismo mantiene il man- tello liquido per molto tempo. Un esempio vicino nel nostro sistema so- lare è la luna gioviana Io, che ha un vulcanismo continuo come risultato di un “tiro alla fune” tra Giove e le lune gioviane vicine. I ricercatori ritengono che la crosta di GJ 1132 b sia estremamente sottile, forse spessa solo centinaia di metri. È troppo debole per sostenere qual- cosa che assomigli a montagne vul- caniche. Il suo terreno pianeggiante può anche essere rotto come un gu- scio d’uovo dalla flessione della ma- rea. Idrogeno e altri gas potrebbero essere rilasciati attraverso tali fessure. “Questa atmosfera, se è sottile, ov- vero se ha una pressione superficia- le simile a quella terrestre, probabil- mente comporta che puoi vedere fi- no al suolo alle lunghezze d’onda dell’infrarosso. Ciò significa che se gli astronomi useranno il telescopio spaziale James Webb per osservare questo pianeta, c’è la possibilità che non vedano lo spettro dell’atmo- sfera, ma piuttosto lo spettro della superficie” , ha spiegato Swain. “E se ci sono pozze di magma o vulcani- smo in corso, quelle aree saranno più calde. Ciò genererà più emissioni e quindi potenzialmente si osserverà l’attività geologica effettiva, il che è eccitante!” “Questo risultato è significativo per- ché offre agli scienziati dei pianeti extrasolari un modo per capire qual- cosa sulla geologia di un pianeta dalla sua atmosfera” , ha aggiunto Rimmer. “È anche importante per capire dove i pianeti rocciosi nel no- stro sistema solare, Mercurio, Vene- re, Terra e Marte, si inseriscono nel quadro più ampio della planetolo- gia comparativa, in termini di dispo- nibilità di idrogeno rispetto all’os- sigeno nell’atmosfera.” ASTROFILO l’ !
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