l'Astrofilo maggio-giugno 2021
15 MAGGIO-GIUGNO 2021 ASTRO PUBLISHING I getti luminosi di ener- gia e materia che emer- gono dal nucleo di M87 e si estendono per alme- no 5000 anni luce dal centro sono una delle caratteristiche più mi- steriose ed energetiche della galassia. La maggior parte della materia che si trova vi- cino al confine di un bu- co nero ci cade dentro. Tuttavia, alcune delle particelle sfuggono dai dintorni pochi istanti prima della cattura e vengono lanciate nello spazio sotto forma di getti. Gli astronomi hanno svilup- pato diversi modelli di come si com- porta la materia vicino al buco nero per comprendere meglio questo pro- cesso. Ma ancora non sanno esatta- mente come vengono lanciati i getti più grandi della galassia dalla re- gione centrale, che è di dimensioni paragonabili al sistema solare, né come esattamente la materia cada nel buco nero. Con la nuova immagine EHT del bu- co nero e della sua ombra in luce po- larizzata, gli astronomi sono riusci- ti per la prima volta a guardare nel- la regione appena fuori dal buco nero dove avviene l’interazione tra la materia che fluisce verso l’interno e quella che viene espulsa. Le osservazioni forniscono nuove in- formazioni sulla struttura dei campi magnetici appena fuori dal buco ne- ro. L’equipe ha scoperto che solo i modelli teorici con gas fortemente magnetizzati possono spiegare ciò che si vede all’orizzonte degli even- ti. “Le osservazioni suggeriscono che i campi magnetici al bordo del buco nero sono abbastanza forti da re- spingere il gas caldo e aiutarlo a re- sistere alla forza di gravità. Solo il gas che scivola attraverso il campo può spiraleggiare verso l’interno fi- del segnale in luce polarizzata, mentre APEX è stato essen- ziale per la calibra- zione dell’immagine.” “I dati di ALMA sono stati cruciali anche per calibrare, visualiz- zare e interpretare le osservazioni di EHT, imponendo stretti vincoli sui modelli teorici che spiegano come si comporta la materia vicino all’o- rizzonte degli eventi del buco nero” , ha ag- giunto Ciriaco Goddi, scienziato della Rad- boud University e dell’Osservatorio di Leiden, nei Paesi Bassi, che ha condotto una ricerca di complemen- to basata solo sulle osservazioni di ALMA. La configurazione di EHT ha per- messo al team di osservare diretta- mente l’ombra del buco nero e l’anello di luce attorno ad esso, con la nuova immagine di luce polariz- zata che mostra chiaramente che l’anello è magnetizzato. I risultati sono stati pubblicati in due articoli separati su The Astrophysical Jour- nal Letters dalla collaborazione EHT. La ricerca ha coinvolto oltre 300 ri- cercatori di varie organizzazioni e università in tutto il mondo. “L’EHT sta facendo rapidi progressi, con aggiornamenti tecnologici del- la rete di telescopi e l’aggiunta di nuovi osservatori. Ci aspettiamo che le future osservazioni con EHT rive- lino più accuratamente la struttura del campo magnetico intorno al bu- co nero e ci spieghino meglio la fi- sica del gas caldo in questa regio- ne” , ha concluso il membro della collaborazione EHT Jongho Park, borsista della East Asian Core Obser- vatories Association, presso l’Acade- mia Sinica Institute of Astronomy and Astrophysics di Taipei. Q uesto video riassume la scoperta fatta dal team dell’Event Hori- zon Telescope (EHT). [ESO] no all’orizzonte degli eventi” , ha spiegato Jason Dexter, assistente professore presso l’Università del Colorado, a Boulder, negli Stati Uniti, e coordinatore del gruppo di lavoro teorico dell’EHT. Per osservare il cuore della galassia M87, la collaborazione ha collegato otto telescopi in tutto il mondo, tra cui ALMA (l’Atacama Large Millime- ter/submillimeter Array) nel Cile set- tentrionale e l’Atacama Pathfinder EXperiment (APEX), di cui l’ESO (Eu- ropean Southern Observatory) è partner, per creare un telescopio vir- tuale delle dimensioni della Terra, l’EHT. L’impressionante risoluzione ottenuta con l’EHT è equivalente a quella necessaria per misurare la lun- ghezza di una carta di credito sulla superficie della Luna. “Con ALMA e APEX, che grazie alla loro posizione meridionale miglio- rano la qualità dell’immagine ag- giungendo un’estensione geografi- ca alla rete EHT, gli scienziati euro- pei sono stati in grado di svolgere un ruolo centrale nella ricerca” , ha affermato Ciska Kemper, responsa- bile scientifica per la parte europea del programma ALMA gestito dal- l’ESO. “Con le sue 66 antenne, AL- MA domina la raccolta complessiva ASTROFILO l’ !
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