l'Astrofilo maggio-giugno 2021

14 MAGGIO-GIUGNO 2021 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ Q uesta immagine composita mostra tre vedute della regione centrale della galassia Messier 87 (M87) in luce polarizzata. La galassia ha un buco nero supermassiccio al centro ed è famosa per i suoi getti, che si estendono ben oltre la galassia. Una delle immagini a luce polarizzata, ottenute con ALMA (l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) in Cile, di cui l’ESO è uno dei partner, mostra parte del getto in luce polarizzata. Questa immagine cattura la parte del getto, lunga circa 6000 anni luce, più vicina al centro della galassia. Le altre immagini a luce polarizzata sono ingrandimenti via via più vicini al buco nero super- massiccio: la veduta centrale copre una regione di circa un anno luce ed è stata ottenuta con il VLBA (Very Long Baseline Array) del National Radio Astronomy Observatory, negli USA. La veduta più ingrandita è stata ottenuta collegando otto telescopi in tutto il mondo per creare un telescopio virtuale delle dimensioni della Terra, l’Event Horizon Telescope o EHT. Ciò consente agli astronomi di vedere molto vicino al buco nero supermassiccio, fino alla regione in cui vengono lanciati i getti. Le linee indicano l’orientamento della polarizzazione, che è legata al campo magnetico nelle regioni fotografate. I dati ALMA forniscono una de- scrizione della struttura del campo magnetico lungo il getto. Pertanto le informazioni combinate usando sia EHT che ALMA in modo autonomo consentono agli astronomi di indagare il ruolo dei campi magnetici a partire dalla zona più vicina all’orizzonte degli eventi (osservati con l’EHT su scale del giorno luce) fino a ben oltre la galassia M87 lungo i suoi potenti getti (osservati con ALMA su scale di migliaia di anni luce). I valori in GHz si riferiscono alle frequenze della luce alle quali sono state effettuate le di- verse osservazioni. Le linee orizzontali mostrano la scala (in anni luce) di ciascuna delle singole immagini. [EHT Collaboration; ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), Goddi et al.; VLBA (NRAO), Kravchenko et al.; J. C. Algaba, I. Martí-Vidal] rendere più nitida la loro visione del- la regione intorno al buco nero os- servando come sia polarizzata la lu- ce che ne esce. In particolare, la po- larizzazione consente agli astronomi di mappare le linee del campo ma- gnetico presenti al bordo interno del buco nero. “Le immagini polarizzate recentemente pubblicate sono fon- damentali per capire come il campo magnetico consente al buco nero di ‘mangiare’ materia e lanciare poten- ti getti” , ha detto Andrew Chael, membro della collaborazione EHT, Hubble Fellow della NASA presso il Princeton Center for Theoretical Science e la Princeton Gravity Initia- tive, negli Stati Uniti.

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