l'Astrofilo maggio-giugno 2020
40 MAGGIO-GIUGNO 2020 CORPI MINORI mente caldo. In altre parole, l’altissima velocità del meteo- roide farebbe sì che la colonna di aria attraversata risulti io- nizzata istantaneamente per tutta la sua lunghezza e iso- lata termicamente dall’atmo- sfera esterna. Non ci sarebbe, pertanto, scambio di calore con il gas esterno al cilindro di plasma, come invece avviene nelle meteore ordinarie, che essendo molto più lente (20-30 km/s) danno il tempo all’aria fredda (ioni ed elettroni nuo- vamente uniti) di riposizionarsi dietro di esse prima della fine del fenomeno luminoso. È per questo motivo che possiamo apprezzare il movimento in cielo delle meteore. Nel caso delle meteore sub-relativistiche, in- vece, la velocità sarebbe centinaia di volte superiore (migliaia di km/s), col risultato di avere una manifestazione istantanea del fenomeno lungo tutta la traiettoria, senza possibilità di riconoscerne l’inizio e la fine. Secondo Siraj e Loeb, la durata del feno- meno non dovrebbe superare il decimo di millisecondo, ma in compenso la luminosità sarebbe elevatissima, paragonabile come minimo a quella di un tipico bolide not- turno. Potenzialmente, l’occhio umano è in grado di cogliere un fenomeno così rapido e luminoso, ma nessuna testimonianza in tal ASTROFILO l’ L o sciame delle liridi fotogra- fato sopra alcune strutture del Las Campanas Obser- vatory, con in primo piano la cupola dell’Opti- cal Gravitational Lensing Experi- ment (OGLE) telescope. [Yuri Beletsky, Carne- gie, TWAN, 2017] A fianco, nume- rose geminidi cat- turate al Kitt Peak National Obser- vatory. In primo piano la cupola aperta del Bok Telescope; subito dietro quella del Mayall telescope. [David A. Harvey, 2010]
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