l'Astrofilo maggio-giugno 2019

l’Asia orientale. “Ciò ci rende fidu- ciosi sull’interpretazione delle nostre osservazioni, compresa la stima della massa del buco nero.” “Il confronto fra teoria e osserva- zioni è sempre un momento dram- matico per un teorico: è stato un sollievo ma anche una fonte di orgo- glio rendersi conto che le osserva- zioni combaciavano perfettamente con le nostre previsioni” , ha com- mentato Luciano Rezzolla, della Goethe Universität, in Germania, membro del consiglio di amministra- zione dell’EHT. Lo sviluppo dell’EHT è stata una sfida formidabile che ha richiesto l’aggior- namento e il collegamento di una rete mondiale di otto telescopi pre- esistenti dispiegati in una varietà di siti ad alta quota, per nulla facili da gestire. Queste località includevano vulcani alle Hawai`i e in Messico, pic- chi in Arizona e nella Sierra Nevada I mmagine simulata di un buco nero in accrescimento. L’orizzonte degli eventi si trova nel mezzo dell’imma- gine: il disco di accrescimento in rotazione che lo circonda ne mette in evidenza l’ombra. [Bronzwaer/Davelaar/ Moscibrodzka/Falcke/Radboud University] L a prima prova visiva diretta del buco nero supermassiccio nel centro di Messier 87 e della sua ombra. Questa immagine è molto simile a quella simulata. [EHT Collaboration] ASTROFILO l’

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