l'Astrofilo maggio-giugno 2019

55 MAGGIO-GIUGNO 2019 CRONACHE SPAZIALI dio, ha detto Margutti. Gli astronomi hanno presentano le loro scoperte sull’oggetto alla riunione dell’Ameri- can Astronomical Society, a Seattle, Washington. Dopo aver osservato l’oggetto e mi- surato le sue caratteristiche mutevoli con telescopi di tutto il pianeta e or- bitanti, gli scienziati non sono ancora si- curi di che cosa sia av- venuto esattamente, ma hanno due spie- gazioni principali. Po- trebbero essere, so- spettano, sia una su- pernova molto inso- lita, sia la frammen- tazione di una stella passata troppo vicino a un enorme buco nero, un fenomeno chiamato Tidal Di- sruption Event (TDE). I ricercatori sono pronti a sottolineare, tuttavia, che le caratteristiche dell’oggetto non corrispondono agli esempi pre- cedentemente visti di nessuno dei due. “Se è una supernova, allora è di- versa da qualsiasi supernova che ab- biamo mai visto” , ha detto Ho. La gamma di colori dell’oggetto, o spet- tro, ha detto, “non somiglia affatto a una supernova” . Inoltre, era più lumi- noso nelle onde millimetriche (quelle viste da ALMA) rispetto a qualsiasi altra supernova. Si differenzia anche dagli eventi TDE visti in precedenza. “È fuori centro nella sua galassia ospite” , ha detto Deanne Coppejans, della Northwestern University, nel senso che non può essere una stella distrutta dal buco nero supermas- siccio al centro della galassia. “Se si tratta di un TDE, allora abbiamo bi- sogno di un buco nero di massa in- termedia per eseguire l’operazione, e ci si aspetta che essi si formino in ammassi stellari” , ha aggiunto Kate Alexander, un Einstein Fellow della Northwestern. Il problema, ha sotto- lineato, è che AT2018 sembra essere all’interno di un mezzo interstellare ad alta densità, che “è difficile da ri- conciliare con la densità del gas negli ammassi stellari” . La maggior parte dei ricercatori con- corda sul fatto che il comportamento di AT2018cow richiede una fonte cen- trale di energia continua diversa da quella di altre esplosioni di super- nova. Il miglior candidato, hanno detto, è un buco nero che attinge materiale dai suoi dintorni. Il mate- riale in ingresso forma un disco ro- tante attorno al buco nero e quel disco irradia enormi quantità di ener- gia. Questo è il tipo di “motore cen- trale” che alimenta i quasar e le radio galassie in tutto l’universo, oltre a pic- coli esempi come i microquasar. Quando una stella molto più massic- cia del Sole cessa la fusione termonu- cleare e collassa sotto la spinta della sua stessa gravità, producendo una “normale” esplosione di supernova, non viene prodotto un tale motore centrale. Tuttavia, nei casi estremi chiamati ipernovae, che producono esplosioni di raggi gamma, un tale motore centrale produce i getti su- perveloci di materiale che generano i raggi gamma. Quel motore, tuttavia, ha una vita molto breve e dura solo pochi secondi. Se un tale motore centrale alimen- tava AT2018cow, è durato per setti- mane, rendendo questo evento di- stinto dalle esplosioni indotte dal collasso delle supernove e dalle e- plosioni più energetiche che produ- cono raggi gamma. Nel caso di un TDE, il “motore” pren- derebbe vita quando il buco nero at- tinge materiale dalla stella stritolata dalla sua attrazione gravitazionale. In alternativa, il “motore” risultante da un’esplosione di una supernova po- trebbe essere una stella di neutroni a ro- tazione rapida con un campo magnetico e- stremamente potente, una magnetar. “Sappiamo dalla teoria che buchi neri e stelle di neutroni si forma- no quando una stella muore, ma non li ab- biamo mai visti subito dopo la loro nascita. Mai” , ha detto Margutti. “Questo è molto eccitante, dal momento che sa- rebbe la prima volta che gli astro- nomi hanno assistito alla nascita di un motore centrale” , ha detto Ho. Tuttavia, a causa dello strano com- portamento di AT2018cow, il ver- detto non è ancora chiaro, hanno detto gli scienziati. La fonte di ener- gia centrale potrebbe essere una po- tente onda d’urto che colpisce un denso guscio di materiale nel nucleo dell’oggetto. Sia la strana supernova sia la spiegazione TDE sono ancora praticabile, ha affermato il team di Ho. Gli astronomi non vedono l’ora di lavorare ancora su AT2018cow e su altri oggetti come quello. “Durante le prime settimane, questo ogget- to era molto luminoso a lunghezze d’onda millimetriche, quindi questo significa che, con ALMA ora disponi- bile, potremmo essere in grado di trovarne e studiarne altri” , ha detto Ho. “Il picco di potenza dell’emis- sione radio inizia alle lunghezze d’onda di ALMA e solo dopo alcune settimane è passato alle lunghezze d’onda del VLA” , ha aggiunto. ASTROFILO l’ ! I mmagini di ALMA e VLA del misterioso nuovo tipo di esplo- sione cosmica, AT2018cow, a si- nistra. Immagine in luce visibile dell’esplosione nella sua galassia ospite a destra (immagini non alla stessa scala). Le immagini dell’esplosione stessa non indi- cano la sua dimensione, ma sono il risultato della sua lumi- nosità e delle caratteristiche dei telescopi. [Sophia Dagnello, NRAO/AUI/NSF; R. Margutti, W.M. Keck Observatory; Ho, et al.]

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