l'Astrofilo maggio-giugno 2018

9 MAGGIO-GIUGNO 2018 PLANETOLOGIA Non sempre però il tetto del tubo di lava collassa e in tal caso può restare un lungo tunnel (pressoché in- distinguibile dalla su- perficie circostante), la cui larghezza di- pende dalla massa e quindi dalla gravità del corpo planetario alla superficie del quale si è formato. Modelli matematici indicano che sulla Terra un tubo di lava può essere largo fino a circa 30 metri, che su Marte il limite è vi- cino ai 250 metri e che sulla Luna potreb- bero invece esistere tubi di lava ampi fino a circa 5 km (e lunghi centinaia di km). Fino a una decina di anni fa, l’esistenza di quei tunnel al di fuori della Terra era ancora argomento di discussione, ma fra il 2009 e il 2010 c’è stata una svolta. Infatti, le sonde U n tipico tubo di lava semi- nascosto sul lato settentrionale di Arsia Mons nella provincia vulcanica Tharsis di Marte. Queste strutture sono “lucernari” aperti sul condotto sot- terraneo. [NASA/ JPL/University of Arizona] In basso, un'ipo- tetica visione sot- terranea del mede- simo tubo di lava. Kaguya (JAXA) e Lunar Reconnaissance Or- biter (NASA) sono riuscite a fotografare delle cavità che danno accesso ad ampi spazi nel sottosuolo lunare. Di queste cavità, de- nominate “skylights” (lucernari) se ne cono- scono oggi oltre 200 e si pensa siano il risultato del cedimento di brevissimi tratti dei tetti di vari tubi di lava. In alcuni casi, se non in tutti, il cedi- mento potrebbe es- sere stato innescato dall’impatto di un meteorite piuttosto massiccio, dinamica che spiegherebbe l’aspetto tipicamente circolare o moderata- mente allungato di numerosi skylights. Contemporaneamen- te alla scoperta di skylights sulla Luna, ne sono stati scoperti alcuni anche su Mar- te, grazie soprattutto al Mars Reconnais- sance Orbiter. Curio- samente, uno degli skylights lunari più celebri, quello di Ma- rius Hills, ha dimen- sioni paragonabili a quelle di uno dei più noti skylights mar- ziani, visibile nella re- ASTROFILO l’

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