l'Astrofilo maggio-giugno 2018

11 MAGGIO-GIUGNO 2018 PLANETOLOGIA ramente in grado di ospitare basi umane permanenti di ragguardevoli dimensioni, e di fornire attraverso gli skylights una facile via di accesso alla superficie. Poiché quelle strutture sono rimaste inalterate per milioni di anni, è verosimile che siano abbastanza solide e stabili da ri- manere inalterate an- cora per lunghissimo tempo. Pertanto, non rappresentano sola- mente un’ottima so- luzione alle minacce esterne (entro certi li- miti), ma potrebbero offrire anche l’oppor- tunità di creare ampi ambienti ermetici con aria respirabile. Da notare che even- tuali basi sotterranee installate in quelle ca- vità sotterranee sa- rebbero anche al ri- paro dalle escursioni termiche tra giorno e notte, molto severe sulla Luna, un po’ meno su Marte. L’interesse dei ricer- catori per i tubi di la- va è cresciuto note- volmente negli ultimi anni. Si stanno già progettando orbiter specializzati nella sco- perta e nella misura- zione di quelle strut- ture attraverso sofisti- cate tecniche radar, ne è un esempio la missione LAROSS (Lu- nar Advanced Radar Orbiter For Subsur- face Sounding). E sono già in fase di attuazione specifici programmi di adde- stramento per astro- nauti, come quello denominato PANGAEA (Planetary ANalo- gue Geological and Astrobiological Exercise for Astronauts), attraverso i quali i poten- ziali, futuri esploratori dei tubi di lava di I mmagine THE- MIS di possibili ingressi di caver- ne presso Arsia Mons. Le fosse sono state infor- malmente deno- minate (A) Dena, (B) Chloe, (C) Wen- dy, (D) Annie, (E) Abby (sinistra) e Nikki, e (F) Jeanne. [NASA] ASTROFILO l’

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