l'Astrofilo maggio-giugno 2016

ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ l'acetilene e altre molecole ancora) con una sensibilità 1000 volte superiore a quella fi- nora a disposizione dei ricercatori. Ciò consentirà di localizzare con maggiore precisione le aree in cui il metano viene im- messo nell'atmosfera, quando viene immes- so e se l'immissione è associata a determi- nate strutture geologiche o se è contempo- ranea a determinati fenomeni. Un'even- tuale coincidenza territoriale fra sorgenti di metano e depositi sotterranei di ghiaccio d'acqua supporterebbe l'ipotesi che all'ori- gine di quel gas vi siano forme di vita con- temporanea. Ciò non significa tuttavia che TGO sarà in grado di confermare direttamente l'even- tuale esistenza di microscopici marziani. Potrà nondimeno indicare quali sono i siti che hanno le più alte probabilità di ospi- tarli. Una volta individuati gli ambienti più promettenti, toccherà alla seconda missio- ne andare a verificare se a produrre le in- triganti tracce di metano sono dei processi biologici oppure no. ExoMars 2018 (o 2020) consisterà in un grande lander, formato da una piattaforma, dotata di una serie di strumenti scientifici per lo studio della struttura interna di Marte e da un rover in grado di spostarsi autonomamente sulla su- perficie del pianeta. All'interno del rover sarà alloggiato un vero e proprio labora- torio esobiologico, in grado di analizzare campioni di terreno e di individuare, se presenti, i residui lasciati da forme di vita passata o presente. Grazie a un apposito trapano, il rover potrà perforare la super- ficie marziana fino a una profondità di 2 metri, portando così alla luce materiali ap- partenenti a quel substrato ghiacciato che molti scienziati considerano l'habitat ideale di eventuali colonie microbiche sopravvis- sute fino ai nostri giorni. Se entro il 2022, anno in cui è prevista la conclusione della doppia missione, ExoMars non dovesse aver prodotto risultati signifi- cativi nelle limitate aree che esplorerà, ciò non significherà necessariamente che Mar- te sia sempre stato privo di vita, ma è evi- dente che a quel punto trovarne traccia in tempi brevi diventerà molto difficile. U n modello di volo di Schia- parelli fotografa- to durante i prepa- rativi di test ter- mici sotto vuoto. [ESA – B. Bethge] n

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