l'Astrofilo maggio-giugno 2016

ASTROFILO l’ A quel punto entreranno in azione i retro- razzi, che porteranno Schiaparelli sotto i 7 km/h a 2 metri dal suolo. L'atterraggio, non dei più morbidi, sarà ammortizzato da una apposita struttura alla base del lander. Come sito dell'atterraggio è stato scelto il Meridiani Planum (dove all'inizio del 2004 scese il rover Opportunity), che come vuole il suo nome è privo di rilevanti asperità. Non si possono tuttavia prevedere ostacoli di modeste dimensioni e quindi il contatto col terreno sarà una fase particolarmente critica. Ad ogni modo, Schiaparelli è in gra- do di appoggiarsi su terreni con pietre alte fino a 40 cm e con pendenze fino a 12,5°. Dopo l'atterraggio, la missione del lander sarà pressoché terminata, infatti la sua unica fonte di energia è la limitata carica delle batterie di cui è dotato, sufficienti a mantenere operativa la sua strumentazione per un periodo compreso fra 2 e 8 giorni marziani. Decisamente più ambiziosa è invece la mis- sione del Trace Gas Orbiter (TGO), il quale inizierà a descrivere attorno a Marte una lunga serie di orbite ellittiche diverse, che lo porteranno verso la fine del 2017 a per- corre l'orbita operativa, dalla quale inizierà le osservazioni scientifiche. TGO sarà do- tato di tre gruppi di strumenti dedicati allo studio dei gas atmosferici e di uno stru- mento per la mappatura del ghiaccio d'ac- face) velocità e direzione del vento, umi- dità e trasparenza dell'atmosfera (sarà la stagione delle tempeste di sabbia), pres- sione e temperatura a varie quote e a li- vello della superficie, campi elettrici atmo- sferici. Altri strumenti di bordo si occupe- ranno dei dati telemetrici e di misurare il ri- scaldamento di varie parti del lander du- rante la discesa. Le fasi più critiche sono an- che le più interessanti in prospettiva di Exo- Mars 2018: l'ingresso in atmosfera di Schia- parelli avverrà a circa 120 km di altezza, alla velocità di 21000 km/h; quest’ultima, grazie al frenamento atmosferico, scenderà a quasi 1700 km/h a una quota di 11 km, dove si aprirà il paracadute, che sarà poi staccato a 1300 metri dalla superficie, quan- do la velocità della sonda sarà di 270 km/h. L a collocazione dei principali dispositivi e sensori interni di Schia- parelli. [ESA/ATG medialab]

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