l'Astrofilo maggio-giugno 2016

ASTROFILO l’ essere sufficiente ricordare che la sua prima impostazione risale a oltre 10 anni fa e che è stato più volte riformulato al mutare delle disponibilità finanziarie delle agenzie spa- ziali che a fasi alterne lo hanno condiviso. Alla fine ExoMars è diventato realtà grazie all'ESA (l'agenzia spaziale europea) e a Ro- scosmos (l'agenzia spaziale russa), che han- no pianificato di suddividere il programma in due diverse missioni: ExoMars 2016 e Exo- Mars 2018. La prima è quella attualmente in corso e ha, in sostanza, il compito di spia- nare la strada alla seconda missione, la cui attuazione slitterà probabilmente al 2020, causa finanziamenti attualmente insuffi- cienti. Le due sonde di ExoMars 2016 hanno com- piti molto diversi. Dopo aver viaggiato uni- te verso Marte per 7 mesi, il 16 ottobre si separeranno e Schiaparelli (che pesa circa 600 kg) inizierà la sua discesa verso la super- ficie del pianeta, che raggiungerà 3 giorni più tardi, quando il Trace Gas Orbiter (oltre 3,5 tonnellate) entrerà in un'orbita provvi- soria attorno a Marte. Schiaparelli avrà es- senzialmente il compito di dimostrare la validità di nuove procedure e tecnologie le- gate all'atterraggio su Marte, che saranno poi applicate al lander di ExoMars 2018, for- mato, quest’ultimo, da una piattaforma di circa 1,8 tonnellate e da un sovrastante ro- ver pesante poco più di 200 kg. Durante la discesa, Schiaparelli misurerà con il suo strumento multi-sensore DREAMS (Dust Characterisation, Risk Assessment, and Environment Analyser on the Martian Sur- L e fasi salienti della discesa di Schiaparelli ver- so la superficie di Marte. [ESA/ ATG medialab]

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