l'Astrofilo maggio-giugno 2016

CRONACHE SPAZIALI Oltre a trovare decine di stelle che su- perano le 50 masse solari, questo nuovo studio è riuscito a rivelare nel- l'ammasso un totale di 9 stelle estre- mamente massicce, tutte oltre 100 volte più massicce del Sole. Ma l'at- tuale detentore del record, R136a1, mantiene il suo posto di stella più massiccia conosciuta nell'universo, con più di 250 masse solari. Le stelle individuate non sono solo estrema- mente massicce, ma anche estrema- mente brillanti. Assieme, queste 9 stelle superano il Sole di un fattore 30 milioni. Gli scienziati sono stati anche in grado di investigare i flussi emessi da quei mostri, che sono più facil- mente studiati nell'ultravioletto. Espellono fino a una massa terrestre di materiale al mese, a una velocità vi- cina all’1% della velocità della luce, con conseguente enorme perdita di peso nel corso della loro breve vita. “La capacità di distinguere la luce ul- travioletta proveniente da una re- gione così eccezionalmente affollata nelle sue componenti, risolvendo le firme delle singole stelle, è stata resa possibile solo con gli strumenti a bordo di Hubble” , ha spiegato Paul Crowther, della University of Shef- field (UK), primo autore dello studio. ASTROFILO l’ by NASA I mpiegando il telescopio spaziale Hubble, un team internazionale di scienziati ha combinato imma- gini prese dalla Wide Field Camera 3 (WFC3) con la risoluzione spaziale senza precedenti nell'ultravioletto dello Space Telescope Imaging Spec- trograph (STIS), per investigare con successo il giovane ammasso stellare R136 per la prima volta nell'ultravio- letto. R136 era originariamente in- serito in un catalogo delle più bril- lanti stelle delle Nubi di Magellano, compilato al Radcliffe Observatory, in Sudafrica. Era stato separato al- l'European Southern Observatory in tre componenti, a, b e c, con R136a successivamente risolto in un grup- po di otto stelle, sempre all'ESO, e confermato come un denso am- masso stellare con il telescopio spa- ziale Hubble, dopo la missione di servizio del 1993. R136 è ampio solo pochi anni luce ed è situato nella Tarantula Nebula, al- l'interno della Grande Nube di Ma- gellano, a circa 170000 anni luce di distanza. Il giovane ammasso ospita luminosissime, roventi ed estrema- mente massicce stelle, la cui energia è irradiata prevalentemente nell'ul- travioletto. Questo è il motivo per cui gli scienziati esplorano l'emis- sione ultravioletta dell'ammasso. (Le stelle molto massicce sono un'esclu- siva dei più giovani ammassi stellari, poiché la loro aspettativa di vita è di appena 2-3 milioni di anni. Solo una manciata di simili stelle sono note nell'intera Via Lattea.) Hubble svela stellemostruose L 'immagine mostra la regione cen- trale della Tarantula Nebula, nella Grande Nube di Magellano. Il gio- vane e denso ammasso stellare R136 è ben visibile in basso a destra. Que- sto ammasso contiene centinaia di giovani stelle blu, fra le quali ci sono le stelle più massicce finora indivi- duate nell'universo. [NASA, ESA, P. Crowther (University of Sheffield)] “Assieme ai miei colleghi vorrei rico- noscere il prezioso lavoro svolto dagli

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