l'Astrofilo maggio-giugno 2015
ASTROFILO l’ N el video qui sopra, è illu- strata la missione di Philae sulla 67P/Churyumov– Gerasimenko, co- me inizialmente prevista. [ESA/ATG medialab] A destra, le dimen- sioni delle princi- pali parti della co- meta. [Science] I n questa immagine della 67P/Churyumov– Gerasimenko è stata circoscritta l’area entro la quale si trova Philae, nascosto in una zona in ombra. [ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA] mo stadio di un'aggregazione a cascata che avrebbe portato alla formazione dei plane- tesimi prima e quindi di comete, asteroidi, lune e pianeti. Ma gli astronomi non sape- vano fino a quale dimensione dei corpi i cam- pi magnetici potevano giocare un ruolo cru- ciale nella progressione dell'accrescimento, prima che l'azione della gravità divenisse do- minante. La missione Rosetta ha offerto la possibilità di far luce su quei meccanismi e di verificare se, come vogliono alcune teorie, l'aggrega- zione di materiale magnetico e non magne- tico può produrre un corpo di rilevanti di- mensioni caratterizzato da magnetismo. Un nucleo cometario è un soggetto molto adatto allo scopo, essendo composto di ma- teriali primordiali che non hanno subito si- gnificative alterazioni. Prima della missione Rosetta non c'era mai stata l'occasione di sco- prire ed eventualmente misurare un campo magnetico cometario, perché i pochi prece- denti incontri fra sonde e comete erano av- venuti a velocità troppo sostenute e per pe- riodi troppo brevi per quel tipo di ricerca.
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