l'Astrofilo maggio-giugno 2015
CORPI MINORI ASTROFILO l’ piccolo lander (grande come una lavatrice) hanno potuto così funzionare solo fino al- l'esaurimento della carica presente nelle bat- terie prima del distacco da Rosetta, ovvero per quasi 60 ore; dopodiché Philae si è posto in safe mode (modalità sicura), in attesa di poter forse un giorno riprendere il suo pre- zioso lavoro di analisi del nucleo cometario. Quel breve periodo di attività è stato comun- que sufficiente a produrre alcune importanti scoperte e a favorire la pubblicazione negli ultimi mesi di parecchi articoli scientifici. Oltre a molecole organiche e ghiaccio d'ac- qua, i ricercatori hanno trovato che il nucleo della 67P/Churyumov-Gerasimenko non è magnetico, e questa è una scoperta dai ri- svolti molto interessanti per quanto riguarda la comprensione della nascita del sistema planetario. È infatti certo che una modesta quan- tità del ferro inizialmente presente nella nebulosa protoplanetaria era nella P hilae fotogra- fato dalla ca- mera OSIRIS poco dopo il distacco da Rosetta. [ESA/ Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/ IAA/SSO/INTA/ UPM/DASP/IDA] A lcune istantanee della discesa di Philae verso la cometa: nelle prime tre si vede la sonda avvicinarsi alla superficie; le due immagini delle 15:43 GMT mostrano dove Philae sarebbe do- vuto essere (touchdown point) e dove invece era. Dal confronto con la ripresa delle 15:18 GMT sono evidenti i segni lasciati dalla sonda dopo il suo primo rimbalzo. Atterrerà definiti- vamente alle 17:32 GMT in un punto ancora ignoto. [ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA] forma di magnetite e che quindi le molecole in cui si trovava rappresentavano un valido catalizzatore per altre molecole e potevano favorire con i loro minuscoli campi magnetici l'aggregarsi di polveri e grani di dimensioni via via crescenti. Questi sarebbero stati il pri-
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