l'Astrofilo maggio-giugno 2015
CRONACHE SPAZIALI Insolito asteroide sospettato di “rotazione esplosiva” by Keck Observatory ficato quattro oggetti sospettati di atti- vità collisionale o di rotazione accele- rata. Quei quattro asteroidi capricciosi sono tutti molto piccoli, di 1 km di dia- metro omeno, il che li rende inimmagi- nabilmente deboli quando visti dalla tipica distanza di circa 300milioni di km. Nonostante tentativi precedenti, la pic- cola dimensione degli oggetti ha impe- veri e frammenti prodotta da una rota- zione così veloce che la forza centrifuga supera quella di gravità dell'oggetto, causando la sua rottura. La rotazione esplosiva è lo stadio finale atteso del co- siddetto“effettoYORP”, una lenta evo- luzione della velocità di rotazione, causatada emissioni asimmetrichedi ca- lore. Finora gli astronomi hanno identi- U n team coordinato da astronomi della Jagiellonian University di Cracovia, Polonia, ha recente- mente impiegato il W. M. Keck Obser- vatory delle Hawaii per osservare e misurare una rara classe di “asteroidi at- tivi” che spontaneamente emettono polveri ehanno confusogli scienziati per anni. Il team è riuscito a misurare la ve- locità rotazionale di uno di questi og- getti, suggerendo che l'asteroide ruota- va così velocemente da spaccarsi, eiet- tandopolveri e frammenti, scoperti lun- go una striscia dietro ad esso. Le sco- perte sono state pubblicate su The Astrophysical Journal Letters il 20marzo scorso. A differenza delle centinaia di migliaia di asteroidi della fascia princi- pale del nostro sistema solare, che si muovono tranquillamente lungo le loro orbite, gli asteroidi attivi sono stati sco- perti parecchi anni fa a causa del loro apparenza cometaria, caratterizzata da una coda creata da una calma ma per- durante sublimazione del ghiaccio. Poi, nel 2010, fu scoperto un nuovo tipo di asteroide, caratterizzato senza appa- renti ragioni da violente emissione di polveri. Al riguardo, gli scienziati si sono soffermati su due possibili ipotesi. La prima stabilisce che l'esplosione è il risul- tato di una collisione iperveloce con un altro corpo minore. La seconda spiega- zione in auge descrive lo scenario come la conseguenzadi una “rotazioneesplo- siva”, un processo di espulsione di pol- L 'asteroide attivo P/2012 F5 catturato dal Keck II/DEIMOS a metà 2014. L'imma- gine in alto mostra una veduta ad ampio campo del nucleo principale e dei piccoli frammenti avvolti in una lunga traccia di polveri. L'immagine in basso mo- stra invece un primo piano con le polveri rimosse via software per aumentare la visibilità dei frammenti. [M. Drahus, W. Waniak (OAUJ) / W. M. Keck Observatory] ASTROFILO l’
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