l'Astrofilo maggio-giugno 2015
CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ di Einstein. Quando le quattro im- magini si sono indebolite, gli astro- nomi hanno previsto che avrebbero avuto una rara opportunità di cattu- rare una replica della supernova. Questo perché l'attuale schema a quattro immagini è solo una parte del manifestarsi del lensing. La su- pernova può essere già apparsa al- trove nell'ammasso come singola immagine circa 20 anni fa ed è attesa riappa- rire ancora una volta entro i prossimi cinque anni. Que- sta previsione è basata su modelli numerici dell'am- masso, che descrivono i vari percorsi che la luce della su- pernova può aver preso at- traverso il labirinto di ma- teria oscura addensata nel pochi giorni o settimane l'una dal- l'altra. I vari percorsi della luce della supernova sono paragonabili a di- versi treni che lasciano una stazione alla stessa ora, che viaggiano alla stesa velocità e che sono diretti alla stessa destinazione. Ogni treno pren- de però una via diversa, e la distanza di ogni percorso non è la sessa. Qual- che treno viaggia in collina, altri nelle valli e altri ancora sbuffano attorno a montagne. Poiché i treni viaggiano su tratti di differenti lun- ghezze attraverso territori diversi, non arrivano a destinazione nel me- desimo tempo. Allo stesso modo, le immagini della supernova non ap- paiono contemporaneamente, per- ché parte della luce è attardata dal viaggiare attorno a curve create dal- la gravità di addensamenti di mate- ria oscura nell'ammasso di galassie interposto. “Il nostro modello di materia oscura nell'ammasso ci dà la previsione di quando la prossima immagine appa- rirà, perché ci dice quanto è lungo il percorso di ogni treno, che è corre- lato col tempo” , ha detto Steve Rod- ney, della John Hopkins University di Baltimora, Maryland, responsabile del team FrontierSN. “Abbiamo già perso quella che pensiamo sia ap- parsa circa 20 anni fa e abbiamo sco- perto queste quattro immagini dopo che erano già apparse. La previsione della futura immagine è quella più eccitante perché potremmo essere in grado di coglierla. Speriamo di tor- nare in futuro su questo campo con raggruppamento galattico. Ogni im- magine prende un percorso diverso attraverso l'ammasso e arriva in tempi differenti, soprattutto a causa delle differenze nella lunghezza del cammino che la luce segue per rag- giungere la Terra. Le quattro imma- gini di supernova catturate da Hub- ble, ad esempio, sono apparse entro Q uesta foto mostra quattro diverse immagini della medesima supernova, la cui luce è stata distorta e amplificata dall'enorme ammasso di galassie MACS J1149.6+2223 posto davanti a essa. La grande massa dell'ammasso e una delle galassie al suo interno incurvano la luce di una supernova retrostante, cre- ando quattro immagini separate della stella esplosa. La luce è stata amplificata e distorta dal lensing gravitazionale e come risultato le immagini sono disposte attorno alla galassia ellittica in una formazione nota come Croce di Einstein. [NASA, ESA, S. Rodney (John Hopkins University, USA) and the FrontierSN team; T. Treu (University of California Los Angeles, USA), P. Kelly (University of Califor- nia Berkeley, USA) and the GLASS team; J. Lotz (STScI) and the Frontier Fields team; M. Postman (STScI) and the CLASH team; and Z. Levay (STScI)] Q uesta animazione mostra come l'enorme ammasso di galassie MACS J1149.6+2223, la cui luce impiega oltre 5 mi- liardi di anni per raggiungerci, incurva la luce di una supernova retrostante l'ammasso stesso, creando quattro immagini separate della supernova. La luce è stata intensificata e distorta dall'effetto gravitazionale e come risultato le immagini sono disposte attorno alla galassia ellittica in una formazione nota come Croce di Einstein. [NASA & ESA]
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