l'Astrofilo maggio-giugno 2015
CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ Hubble vede supernova divisa in 4 immagini da lente cosmica by NASA cleo brillante di una galassia attiva) che presentava lo stesso fenomeno. La galassia ellittica e il suo ammasso, MACS J1149.6+2223, distano dalla Terra 5 miliardi di anni luce. La su- pernova dietro a essi è invece lon- tana 9,3 miliardi di anni luce. Sebbe- ne gli astronomi abbiano scoperto dozzine di im- magini multiple di galas- sie e quasars, non aveva- no mai visto un'esplo- sione stellare risolta in più immagini. “ Sono ri- masto davvero meravi- gliato quando ho ricono- sciuto le quattro imma- gini che circondavano la galassia, è stata una sor- presa assoluta” , ha det- to Patrick Kelly, dell'Uni- versità della California, a Berkeley, un membro della Grism Lens Ampli- fied Survey from Space (GLASS) collaboration. Il gruppo GLASS sta lavo- rando con il team del Frontier Field Supernova (FrontierSN) per analiz- zare le esplosioni stellari. Kelly è anche primo au- tore dell'articolo scienti- fico apparso il 6 marzo in un'edizione speciale del- la rivista Scienze , dedi- cata alla celebrazione del centenario della Teoria della Relatività Generale dire e distorcere l'immagine di un oggetto posto dietro ad essa. Le im- magini multiple sono disposte at- torno alla galassia ellittica in una configurazione a croce chiamata “Croce di Einstein”, un nome usato originariamente per un quasar (nu- U sando il telescopio spaziale Hubble, alcuni astronomi han- no individuato per la prima volta una distante supernova scissa in quattro immagini. Le immagini multiple della stella in esplosione sono causate dalla poderosa gravità di una galassia el- littica più vicina, apparte- nente a un massiccio am- masso di galassie. Questa singolare osserva- zione aiuterà gli astro- nomi a perfezionare le loro stime sulla quantità e sulla distribuzione della materia oscura nella ga- lassia-lente e nell'ammas- so. La materia oscura non può essere vista diretta- mente, ma si ritiene rap- presenti la maggior parte della massa dell'universo. La gravità della galassia ellittica e dell'ammasso di galassie distorce e in- tensifica la luce della re- trostante supernova, un effetto chiamato lensing gravitazionale. Previsto per la prima volta da Al- bert Einstein, questo ef- fetto è simile a quello di una lente di vetro che in- curva la luce per ingran- Q uesta immagine mostra l'enorme ammasso di galassie MACS J1149.6+2223, la cui luce impiega oltre 5 mi- liardi di anni per raggiungerci. [NASA, ESA, S. Rodney (John Hopkins University, USA) and the FrontierSN team; T. Treu (University of California Los Angeles, USA), P. Kelly (University of California Berkeley, USA) and the GLASS team; J. Lotz (STScI) and the Frontier Fields team; M. Post- man (STScI) and the CLASH team; and Z. Levay (STScI)]
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