l'Astrofilo marzo-aprile 2014

NANE BRUNE ASTROFILO l’ trebbero essere più sottili di quelle di Giove ma presen- tarsi più numerose, forse una decina da polo a polo, troppe per poter essere risolte attra- verso le tecniche impiegate dal team di Crossfield su un globo che non è molto più grande di quello dello stesso Giove. Il ripetuto monitoraggio di Luhman 16B suggerisce che le sue condizioni meteo cam- biano piuttosto rapidamente, ma rimangono almeno par- zialmente coerenti da una notte di osservazione all'al- tra, segno che l'evoluzione globale dei fenomeni ha tempi scala dell'ordine di un giorno terrestre. Ciò significa che più notti consecutive di osservazione permettono di seguire la formazione, l'evo- luzione e il dissolvimento delle perturbazioni meteoro- logiche (nell'accezione più ampia del termine), cosa mai successa prima d'ora al di fuori del nostro sistema so- lare. Future mappature di Luhman 16B permetteranno di attribuire il giusto peso alle variazioni delle temperature, alle pro- prietà delle nubi e alle abbondanze degli elementi chimici al loro interno, il tutto puntando su una maggiore risoluzione spa- ziale e su una maggiore varietà di lun- ghezze d'onda. Grazie anche alla sua relativamente breve di- stanza dalla Terra, pos- siamo affermare che Luh- man 16B è il miglior labo- ratorio dove testare e mi- gliorare l'attuale cono- scenza sui processi che do- minano le atmosfere di nane brune e pianeti gi- ganti gassosi. Di fatto siamo vicini a poter fare previsioni meteo di am- bienti che ben poco hanno in comune col delicato gu- scio di aria che avvolge il nostro pianeta. S equenza com- pleta della ro- tazione di Luh- man 16B. Le mappe sono in- tervallate di soli 18 minuti. Tutte le strutture visi- bili si formano, evolvono e si dis- solvono media- mente nel giro di 24 ore. A sinistra, un viaggio vir- tuale dai confini della nostra ga- lassia fino a Luh- man 16AB. [ESO/I. Crossfield/N. Ri- singer (skysur- vey.org)/DSS 2] n

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