l'Astrofilo marzo-aprile 2014

NANE BRUNE ASTROFILO l’ Nel caso specifico di Luhman 16A e Luhman 16B, i due spettri sono risultati simili, seb- bene le righe di assorbimento appaiano più ampie nella componente B, quella meno lu- minosa e meno calda delle due. Dall'entità dello spostamento di quelle righe nei due emisferi est-ovest è stato possibile determi- nare le velocità rotazionali dei due oggetti, risultate di 17,6 km/s per Luhman 16A e di 26,1 km/s per Luhman 16B. La velocità di ro- tazione non dice praticamente nulla del pe- riodo di rotazione, per determinare il quale (in mancanza di altro) è indispensabile in- dividuare e seguire almeno una struttura atmosferica macroscopica, capace di ma- nife- starsi attraverso una variazione della luminosità globale, compatibile col sorgere, transitare e tramontare della struttura stessa rispetto all'osservatore. Mentre Luh- man 16A non ha finora mostrato alcuna va- riabilità alla portata degli strumenti attuali, Luhman 16B ha invece esibito variazioni nella radiazione termica (luce infrarossa) re- lativamente intense e consistenti con un pe- riodo rotazionale di 4,9 ore. Motivo per cui il team di Crossfield ha deciso di seguire quella nana per 5 ore ininterrottamente. Oltre a confermare il periodo già indivi- duato, l'analisi della luce di Luhman 16B ha fornito altre interessanti informazioni. Una è connessa alla velocità di rotazione, che abbinata al periodo e interpretata con spe- L a risoluzione necessaria a separare le due componenti di Luhman 16AB è stata raggiunta con gli strumenti del Gemini Ob- servatory, che hanno prodotto l’immagine riqua- drata, qui virtual- mente estratta da una meno detta- gliata fatta con il Wide-field Infra- red Survey Explo- rer. [NASA/JPL Caltech/Gemini Observatory/ AURA/ NSF]

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