l'Astrofilo marzo-aprile 2014

EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ che il Sole contiene una massa di ferro pa- ragonabile a 1000 Terre, le eventuali tracce di ferro presenti in SM0313 con superano di molto la massa di Plutone. Gli astronomi australiani hanno dunque scoperto una stella virtualmente priva di ferro (in super- ficie sicuramente non ne affiora e la super- ficie rispecchia gli strati sottostanti) e comparando le abbondanze di altri metalli (essenzialmente carbonio, calcio e magne- sio) con quelle previste dai modelli, hanno concluso che gli elementi di cui quella stella è costituita derivano da un unico progeni- tore, con una massa originaria pari a circa 60 masse solari. L'assenza del ferro (se c'è è in tracce) e la contemporanea relativa ab- bondanza del carbonio (almeno 1000 volte più abbondante del ferro), suggeriscono uno scenario piuttosto preciso circa le mo- dalità dell'esplosione del progenitore di SM0313. In particolare, Keller e colleghi hanno dedotto che l'evento non fu total- mente distruttivo, ma piuttosto interessò gli strati sovrastanti il nucleo e non anche il nucleo stesso. Poiché la radiazione termo- nucleare tende a spingere gli elementi sin- tetizzati tanto più verso l'esterno quanto più sono leggeri, il ferro tende a restare più prossimo al nucleo. Se l’esplosione della su- pernova non coinvolge le parti più centrali della stella, va da sé che la gran parte del ferro finisce con l'alimentare il buco nero che si forma conte- stualmente all'esplosione, buco nero che impedisce a qualunque cosa (che non l'abbia già fatto) di fug- gire dal luogo del catastro- fico evento. La scoperta di SM0313 ha dunque per- messo agli astronomi di studiare per la prima volta la chimica delle stelle pri- mordiali e di stabilire che le supernovae da essere derivanti furono meno energetiche di quanto si- nora creduto, a meno che non si voglia sostenere che l'esplosione del pro- genitore di SM0313 fu a- nomala, cosa improbabile. Il nuovo scenario che vie- ne a delinearsi può avere ripercussioni non trascura- bili sulla nostra visione dell'evoluzione chimica del giovane universo. Anche se, come conferma Keller, non è possibile co- noscere con assoluta pre- cisione l'età di SM0313, questa è sicuramente la stella più vecchia dell'uni- verso, almeno fino alla prossima scoperta... n C onfronto fra lo spettro di una tipica stella a bassa metallicità (sopra) e lo spet- tro di SM 0313. Già a prima vista si nota una com- plessiva bassa in- tensità delle righe e quindi scarsità di metalli. Nel se- condo spettro il ferro è pratica- mente assente. [Anna Frebel]

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