l'Astrofilo marzo-aprile 2014

EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ larmente rilevanti. E questa volta li ha. Co- minciamo col fare una breve introdu- zione per capire che cosa si intende con “stella più vecchia”. Alcuni milioni o de- cine di milioni di anni dopo il Big Bang si formarono le prime stelle, tutte partico- larmente massicce e tutte destinate a una breve esistenza, del- l'ordine dei milioni di anni. Quelle stelle e- rano inevitabilmente composte di idroge- no, elio e tracce di li- tio, ovvero gli ele- menti direttamente scaturiti dalla singo- larità iniziale. Gli ele- menti più pesanti, i cosiddetti “metalli”, ini- ziarono a comparire nell'universo successiva- mente, come prodotto delle reazioni termo- nucleari delle prime stelle. Al termine della loro esistenza, quegli astri esplosero come supernovae, riversando nello spazio inter- stellare tutti i metalli prodotti fino a quel momento e durante la fase esplosiva. È nel corso di quest'ultima che si generano le tem- perature necessarie alla nucleosintesi degli atomi più pesanti del ferro. Ri- cordiamo che proprio il ferro è un elemento limite nell'evolu- zione stellare, poiché il tentativo di produrre elementi ancora più pesanti sottrae alle stelle più energia di quanta ne fornisca, portando al collasso e alla con- seguente esplosione delle super- novae. La quantità di ferro ri- versata nello spazio da queste dipende dalle caratteristiche del- l'esplosione, una correlazione che può essere utilmente sfrut- tata applicando appositi modelli matematici. Conoscendo, ad esempio, la quantità di ferro e di altri me- talli più leggeri eiettati dall'e- splosione, è possibile determi- nare la massa iniziale della stella (il progenitore) e l'energia svi- luppata dalla supernova. S tefan Keller e Mike Bessel sono i principali protagonisti della scoperta di SM0313, la stella più vecchia che si conosca, indicata dalla freccia nella foto a sinistra. La si può osservare con un telescopio di almeno mezzo metro di diame- tro, nella costella- zione dell’Hydrus. [David Paterson, ANU, AFP Photo/ Space Telescope Science Institute]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=