l'Astrofilo marzo-aprile 2014

CORPI MINORI ASTROFILO l’ asteroidali oggi conosciute. A fronte di al- cune centinaia di migliaia di asteroidi at- tualmente catalogati, il loro quadro evo- lutivo è rimasto finora ancorato a studi che nell'ultimo trentennio hanno considerato poche migliaia di oggetti complessivamen- te. Oltre a non essere rappresentativo stati- sticamente, quel campione è sempre stato nel suo insieme portatore di una quantità di discriminazioni, che tagliando fuori in- tere fette di popolazioni asteroidali ha fi- nito col dipingere uno scenario lontano dalla realtà. Alcuni studi si sono infatti limi- tati a considerare oggetti di grandi dimen- sioni e/o particolarmente brillanti e/o parti- Giove. Ancora una decina di anni fa, questa era la visione dominante, sebbene fossero stati nel frattempo scoperti parecchi intrusi, ovvero asteroidi che dovevano necessaria- mente essersi formati in regioni molto fredde del sistema solare ma che orbitavano in regioni relativamente calde, e viceversa. Il motivo per cui a quegli intrusi non veniva dato particolare peso stava nel loro esiguo numero all'interno del campione studiato. Peccato però che quest'ultimo fosse tutt'al- tro che rappresentativo delle popolazioni G li asteroidi Itokawa (sopra) ed Eros (a de- stra) fotografati dalle sonde Hayabusa e NEAR. Riprese così ravvicinate, effettuate a varie lunghezze d’onda, permettono di diffe- renziare la composizione mineralogica e la densità dei terreni (qui rese in falsi colori). Entrambi questi asteroidi sono di tipo S, quindi a prevalente composizione di silicati, la più ricorrente fra quelli che orbitano nel si- stema solare interno. [ISAS/JAXA, NASA] I l diagramma qui sopra mostra la distribuzione de- gli asteroidi in ba- se alla distanza dal Sole e all’incli- nazione dell’orbi- ta. I colori sono in- dicativi della con- centrazione: gial- lo = massima, blu = minima. Eviden- tissima la posi- zione della fascia principale. [F. E. DeMeo & B. Carry]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=