l'Astrofilo marzo-aprile 2014

MARZO-APRILE 2014 STRUMENTI ASTROFILO l’ n Q uando tutti i 7 enormi specchi del Giant Magellan Telescope entreranno in funzio- ne, produrranno delle scoperte che imprimeran- no una svolta decisiva all’astrofisica moderna e forse sveleranno la vita su altri pianeti. [GMTO] quarto specchio, che sarà ultimato nel giro di alcuni mesi. Nel frattempo verrà avviata la costruzione della futuristica struttura che ospiterà il telescopio e delle componenti meccaniche ed elettroniche del telescopio stesso. Come si può immaginare, grande im- portanza rivestiranno tutti quei dispositivi che serviranno a garantire la perfezione delle immagini, dagli attuatori ad azione di- retta sulle superfici degli specchi, alle ottiche adattive. Se la costruzione di tutte le parti del GMT e della “cupola” procederà come da programma, lo strumento diverrà operativo nel 2020 con 4 dei 7 specchi; gli altri 3 sa- ranno completati e aggiunti negli anni suc- cessivi. “Per quanto a ranghi ridotti - dice la Freedman - sarà sin dall'inizio il telescopio più potente del pianeta, e quando la sua schiera di specchi verrà completata avrà una potenza tale da produrre scoperte di rilievo per almeno mezzo secolo.” Ma in quali campi dell'astrofisica produrrà quelle scoperte? Potenzialmente in tutti, ma è facile prevedere che sarà impiegato nella risoluzione di questioni fondamentali che gli attuali telescopi più potenti, a comin- ciare dall'Hubble, stanno lasciando aperte non riuscendo ad andare oltre inevitabili li- miti. Le più sentite fra quelle questioni ri- guardano la nascita e l'evoluzione delle prime galassie e delle prime stelle, la natura della materia oscura, l'esistenza o meno del- l'energia oscura. Ma ciò che quella parte senziente dell'Umanità più di ogni altra cosa si aspetta dal GMT è la risposta alla do- manda: “Siamo soli nell'universo?”. Ci sono infatti buone probabilità che sarà proprio quello strumento il primo in grado di inda- gare così a fondo le atmosfere dei pianeti extrasolari, da individuare elementi rivela- tori della presenza di vita in superficie. Non importa a quale stadio, purché sia vita. Il solo pensare che entro una decina di anni potremmo avere una risposta affermativa in tal senso, con tutte le implicazioni scien- tifiche, filosofiche e religiose che può com- portare, lascia stupefatti.

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