l'Astrofilo marzo 2013

CORPI MINORI to appurato che la rete di distribuzione non era stata danneggiata. Fortunatamente non ci sono state interruzioni nella fornitura dell’energia elettrica prodotta nelle centrali nucleari sparse nella regione, in quanto da subito la Rosatom, l’agenzia nucleare russa, ha confermato l’integrità di tutti gli im- pianti. Anche il black out della rete telefo- nica cellulare è stato temporaneo e a distanza di un paio di giorni dall’evento la gran parte dei disagi era già stata superata. Le prime stime sulle dimensioni, sulla traiet- toria e sull’altezza del meteorite entrato in atmosfera hanno cominciato a circolare lo stesso giorno dell’evento, grazie soprat- tutto ai calcoli eseguiti da Bill Cooke, del NASA's Meteoroid Environment Office, e da Peter Brown, direttore del Center for Plane- Dopo il gran botto principale ne sono seguiti altri minori, prodotti dai maggiori fram- menti del meteorite che andavano a loro volta in pezzi. Sebbene il centro abitato più colpito sia apparso da subito quello di Che- lyabinsk, danni di vario genere sono stati re- gistrati in tutta le regione circostante. Complessivamente sono risultate ferite oltre 1200 persone e danneggiati quasi 5000 im- mobili fra abitazioni private ed edifici con altra destinazione. Oltre 100000 le famiglie colpite dalla calamità. 200000 m 2 di vetri an- dati in frantumi. 1 miliardo di rubli di danni complessivamente prodotti, pari a circa 25 milioni di euro. I soccorsi e i lavori di ripristino sono stati pressoché immediati, con la messa in campo da parte di Emercom (il pronto inter- vento della protezione civile russa) di oltre 24000 operatori e 4200 mezzi. La rapida azione dei soccorritori ha contenuto i disagi di una popola- zione che si è trovata improvvisa- mente esposta ai rigori del- l’inverno locale (a metà feb- braio c’erano -10°C di gior- no e -20°C di notte), sia per le finestre sfonda- te sia per l’interru- zione precauzio- nale della forni- tura di gas, ri- p r i s t i n a t a non appe- na è sta- L a potenza del- l’onda d’urto generata dal bo- lide esploso nel cielo di Chelya- binsk è ben rap- presentata da questo edificio. Lo spostamento d’aria non si è li- mitato a infran- gere i vetri, ha sfondato anche i telai metallici che li sorreggevano. [RIA Novosti]

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