l'Astrofilo marzo 2013

LUNA ASTROFILO l’ Vista la possibilità di stampare anche strut- ture di grandi dimensioni, a qualcuno è ve- nuta l’originale idea di utilizzare grandi stampanti 3D autosufficienti per realizzare intere basi lunari. Detta così, sembra pura fantascienza, ma se pensiamo che il primo progetto serio in quella direzione nasce da una partnership di alto profilo, che include l’ESA, ovvero l’ente spaziale europeo, e la Foster & Partners, una delle più importanti realtà dell’archi- tettura mondia- le, ecco che la cosa va presa sul serio. Il consorzio include fra gli al- tri anche l’azien- da italiana di inge- gneria spaziale Alta SpA (in collaborazio- ne con la Scuola Su- periore di Pisa) e la Monolite UK Ltd., quest’ultima fornitri- ce della stampante D-Shape, utilizzata per realizzare i primi pro- totipi con un materiale dalle proprietà affini a quelle della regolite lunare. Sarà infatti proprio la regolite la materia prima da utilizzare per la stampa delle basi lunari: è presente in grande quantità a costo zero e basta setacciarla per avere il giusto calibro senza impurità. Andranno poi aggiunti appositi collanti e fissatori (i progettisti indicano ossido di magnesio e E cco una normale stampante 3D al- l’opera. In questo caso si tratta di un macchi- nario da laboratorio che costruisce un con- tenitore a calice. Svin- colando questo tipo di stampanti dalla posta- zione fissa è possibile costruire interi edifici sulla Luna. [L. Cantini] U no spaccato del modellino di base lunare rea- lizzato nell’ambito del progetto di Foster & Partners. Gli abitanti della base vivrebbero sostanzialmente sotto terra, requi- sito essenziale per difendersi dalle avversità dell’am- biente. [ESA, Fo- ster & Partners]

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