l'Astrofilo marzo 2013

CORPI MINORI ASTROFILO l’ saggi più ravvicinati di cui si abbia memoria, il più ravvicinato in assoluto fra quelli previsti con largo anticipo. Chiedersi se potesse es- serci un nesso fra il bolide russo e 2012 DA 14 è venuto spontaneo un po’ a tutti, ma il dub- bio non è durato a lungo perché dalla NASA sono arrivate presto indicazioni contrarie a qualunque connessione fra i due eventi. Au- torevoli precisazione al riguardo sono ve- nute da Don Yeomans e Paul Chodas, del Near-Earth Object Program (JPL/NASA), che hanno fatto notare come la traiettoria del meteoroide fosse praticamente opposta, da sud verso nord, rispetto a quella del bolide, e che la separazione temporale fra i due eventi e troppo elevata per vedervi una di- retta connessione. Il fatto che la Terra abbia avuto a che fare con due grossi meteoriti nello stesso giorno è stata dunque solo un’incredibile coincidenza. Certo è che il bo- lide ha attratto su di sé quasi tutta l’atten- zione dei media, relegando in secondo piano il pur sempre notevole flyby di 2012 DA 14 . La caduta del meteorite di Chebarkul, oltre che un avvenimento storico è stata anche una lezione per il genere umano, sempre più distaccato da ciò che accade là sopra. Una di- chiarazione rilasciata a ITAR-TASS dal primo ministro russo Dmitry Medvedev è la migliore conclusione a questo nostro resoconto: "Il meteorite caduto vicino a Chelyabinsk è una lezione per tutta l'Umanità. È necessario cer- care assieme dei modi per contrastare le forze della Natura. La civiltà umana è troppo sicura di sé. Crediamo di fare macchine me- ravigliose, di creare bellissimi edifici e di pro- durre armi che possano difenderci. Nel complesso, la civiltà umana è in via di svi- luppo, ma allo stesso tempo scopriamo di es- sere piuttosto vulnerabili. E storie fantastiche spesso offerte dai campioni d'incassi di Hol- lywood non sono solo fantasia. Noi viviamo davvero nello spazio e molte cose inattese possono giungere dallo spazio. Siamo molto contenti che nessuno sia morto, nonostante l'immensa potenza dell'esplosione del bo- lide. Tutto è avvenuto a grande altezza, ma i frammenti sono volati fino a noi. Poteva andare a finire molto peggio. Dunque, è una lezione per l'Umanità e un’ulteriore con- ferma che solo uniti siamo in grado di af- frontare alcune delle minacce rivolte al genere umano. Molto probabilmente non vi è alcuna protezione efficace al momento, e su questo dobbiamo riflettere. Ci vorranno soldi e il nostro lavoro comune". n M eteorite Chebarkul, 2013. Ecco quasi tutti i frammenti recuperati fino alla fine di feb- braio. le loro mi- nuscole dimensio- ni danno un’idea della terribile esplosione a cui è andato soggetto il meteorite origina- rio di 15-17 metri. Una massa di quasi 10000 ton- nelate è stata ri- dotta letteralmen- te in briciole. [Urals Federal Uni- versity, Alexandra Khlopotova]

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