l'Astrofilo marzo 2013

ASTROFILO l’ da evitare controversie e accelerare i risar- cimenti da parte delle compagnie assicura- tive, che sono molto malfidenti, causa truffe varie; il secondo motivo è quello di denunciare all’occorrenza la deprecabile abitudine di taluni poliziotti di chiedere un obolo per non fare contravvenzioni (voci più o meno fondate). Paese che vai, usanza che trovi… Fatto sta che la scienza non può che ringraziare quei previdenti cittadini russi, che involontariamente hanno contri- buito a fornire la più vasta documentazione filmata che esista su un singolo bolide, per di più di quella por- tata. Unendo i dati del CTBTO a quelli estra- polati dai video è risul- tato che il bolide pro- cedeva approssimati- vamente da nord ver- so sud e che l’angolo di entrata in atmo- sfera è stato modesto, circa 20°, il che spiega la lunga scia lasciata in cielo. Più che un tuffo verticale, quello del meteorite è stata dun- L a mappa inclu- de tutta la re- gione interessata dalla fase finale del transito del bolide. Sceso da nord-nord-est, ha teminato la sua corsa in briciole nei terreni e nei laghi attorno a Chebarkul. La freccia rossa in- terna al cerchio indica il punto in cui sono stati re- cuperati i primi frammenti del meteorite. [Goo- gle maps] I sommozzatori che partecipano alle ricerche dei frammenti del meteorite si ap- prestano in que- sto video a immergersi nel buco apertosi nel lago Chebarkul. que una spanciata e ciò ha probabilmente limitato i danni alla popolazione. Il primo contatto dell’intruso con l’atmosfera è stato registrato in Alaska, 32 secondi e mezzo prima della disintegrazione avvenuta circa 70 km a sud-sud-ovest di Chelyabinsk e circa 1500 km a est di Mosca. Più fonti concor- dano sulla vertiginosa velocità iniziale del meteorite, 18 km/s, ovvero 65 000 km/h, mentre la velocità finale, in prossimità dell’esplosione, era di alcune volte supe- riore a quella del suono. La prima manife-

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