l'Astrofilo marzo-aprile 2025
43 MARZO-APRILE 2025 ASTRO PUBLISHING restando il movimento del compa- gno verso l’interno.” Dunque, cosa potrebbe essere questo compagno? Un piccolo buco nero ci sprofonde- rebbe dentro e una stella normale verrebbe rapidamente fatta a pezzi dalle forze di marea vicino al mo- struoso buco nero. Ma il team ha scoperto che una nana bianca di piccola massa, un residuo stellare grande quanto la Terra, potrebbe ri- manere intatta vicino all’orizzonte degli eventi del buco nero, mentre perde parte della sua materia. Un articolo firmato da Masterson che riassume questi risultati è ap- parso nell’edizione del 13 febbraio della rivista Nature . Questo modello fa una previsione chiave, nota Ma- sterson: se il buco nero ha una com- pagna nana bianca, le onde gravi- tazionali che produce saranno rile- vabili da LISA (Laser Interferometer Space Antenna), una missione del- l’ESA in collaborazione con la NA- SA, il cui lancio è previsto nel pros- simo decennio. il punto di non ritorno. Le masse orbitanti gene- rano increspature nello spazio-tempo chiamate onde gravitazionali. Ta- li onde assorbono energia orbitale, avvicinando l’og- getto al buco nero, aumen- tandone la velocità e accor- ciandone il periodo orbitale. Nel giro di due anni, il pe- riodo di fluttuazione è sceso da 18 minuti a soli 7, la prima misurazione del suo genere in assoluto attorno a un buco nero supermassiccio. Se que- sto rappresentava un oggetto in orbita, ora si muoveva alla metà della velocità della luce. Poi è successo qualcosa di ina- spettato: il periodo di fluttua- zione si è stabilizzato. “All’ini- zio ne siamo rimasti sconcer- tati” , ha spiegato Masterson. “Ma ci siamo presto resi conto che man mano che l’oggetto si avvicinava al buco nero, la forte attrazione gravitazio- nale di quest’ultimo avrebbe potuto iniziare a strappare materia al compagno. La per- dita di massa avrebbe potuto compensare l’energia rimossa dalle onde gravitazionali, ar- D iagramma raffigurante lo spettacolare disco di accrescimento, la corona e l’evoluzione del getto nell’enigmatico AGN 1ES 1927+654 dall’aspetto mu- tevole. Da sinistra a destra ci viene mostrata l’evolu- zione temporale del sistema che include l’aumento dei raggi X molli, la rilevazione di QPO, la formazio- ne e l’evoluzione del getto. [S. Laha et al. 2025] L e immagini radio di 1ES 1927+654 rivelano strutture emergenti che sembrano essere getti di plasma che eruttano da entrambi i lati del buco nero centrale della galassia, a segui- to di un forte brillamento radio. La prima im- magine, presa nel giugno 2023, non mostra alcun segno del getto, probabilmente perché il gas caldo lo ha nascosto alla vista. A partire da febbraio 2024, le strutture emergono e si espandono dal centro della galassia, coprendo una distanza totale di circa mezzo anno luce, misurata dal centro di ciascuna struttura. [NSF/AUI/NSF NRAO/Meyer at al. 2025] Se le fluttuazioni fossero causate da una massa orbitante, il periodo si accorcerebbe man mano che l’og- getto cade sempre più vicino all’o- rizzonte degli eventi del buco nero, ASTROFILO l’ !
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