l'Astrofilo marzo-aprile 2024

8 MARZO-APRILE 2024 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ Circa un secolo più tardi, un altro re- ligioso (piuttosto celebre in Occi- dente), Agostino d’Ippona, tornò a dissertare sulla pluralità dei mondi. A differenza di molti altri pensatori della sua epoca, Agostino credeva nell’infinità del tempo e dello spa- zio, e nella possibilità che il Creatore non si fosse limitato a generare un solo mondo. Nel corso del Medioevo, altri pen- satori contrastarono la visione del mondo di Platone e Aristotele. Fra di essi, Tommaso d’Aquino, Enrico di Gand, Riccardo di Mediavilla e Ni- cola d’Oresme (solo per citarne al- cuni) affermarono che dal punto di vista teologico la pluralità dei mon- di abitati non era impossibile, per quanto a quei tempi ogni presa di posizione fosse ancora pesantemen- te condizionata dal pensiero aristo- telico e dal credo religioso. È solamente dopo il Millecinquecen- to che quel retaggio culturale si af- fievolì, grazie soprattutto alle opere di Niccolò Copernico, Giovanni Ke- plero e Galileo Galilei, assieme a un’evoluzione della mentalità filoso- fica e teologica, che portarono a una by Michele Ferrara L a possibile esistenza di vita su altri pianeti è un tema che in- triga gli esseri umani da mil- lenni. I primi scritti in tal senso fu- rono attribuiti a Leucippo e De- mocrito, V secolo a.C., due filosofi presocratici dell’antica Grecia, i qua- li sostenevano l’esistenza di altri mondi abitati. Questa visione fu osteggiata nel IV secolo a.C. da Pla- tone e Aristotele, sostenitori del- l’idea che se il Demiurgo aveva cre- ato il mondo a sua immagine, es- sendo egli uno solo avrebbe creato un unico mondo. L’autorevolezza di Platone e Aristotele bastò a cristal- lizzare quella credenza per diversi secoli, sebbene di tanto in tanto l’idea antagonista riemerse grazie ad altri filosofi e a teologi. È questo il caso dell’alessandrino Origene, che nel III secolo d.C. sostenne il princi- pio della successione nel tempo dei mondi, dove al concludersi di un mondo ne iniziava un altro nello stesso spazio. In un certo senso, Ori- gene fu un antesignano dell’ipotesi Siluriana e di chi ritiene pressoché impossibile la contemporaneità di ci- viltà diverse su pianeti diversi. Da quanto lontano possiamo essere osservati?

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