l'Astrofilo marzo-aprile 2024

38 MARZO-APRILE 2024 ASTRO PUBLISHING sistema, inclinato rispetto al disco più esterno, scoperto per primo. Ora, un team di astronomi che utilizza il tele- scopio spaziale James Webb per foto- grafare il sistema Beta Pictoris (Beta Pic) ha svelato una nuova struttura mai vista prima. Il team, guidato da Isabel Rebollido del Centro di Astro- biologia in Spagna, ha utilizzato NIR- Cam (Near-Infrared Camera) e MIRI (Mid-Infrared Instrument) di Webb per studiare la composizione dei di- schi di detriti precedentemente rile- vati in Beta Pic. I risultati hanno supe- rato le aspettative, evidenziando un ramo di polvere fortemente inclina- to, a forma di coda di gatto, che si estende dalla porzione sud-ovest del disco di detriti secondario. “Quello di Beta Pictoris è il disco di detriti che ha tutto: ha una stella molto lumi- nosa e vicina che possiamo studiare molto bene, un ambiente circumstel- lare complesso con un disco multi- by NASA/ESA/CSA − Abigail Major & Christine Pulliam B eta Pictoris, un giovane sistema planetario situato a soli 63 anni luce di distanza, continua ad in- curiosire gli scienziati anche dopo de- cenni di studi approfonditi. Possie- de il primo disco di polvere ripreso at- torno a un’altra stella: un disco di detriti prodotto dalle collisioni tra asteroidi, comete e planetesimi. Le osservazioni del telescopio spaziale Hubble hanno rivelato un secondo disco di detriti più interno in questo Una “coda di gatto” polverosa nel sistema Beta Pictoris I mmagine di Beta Pictoris catturata dal MIRI di Webb. Per bloccare la luce della stella centrale è stato utiliz- zato un coronografo (un cer- chio nero e due piccoli dischi). Sono state eviden- ziate alcune strutture. Una linea bianca traccia il disco principale dei detriti in aran- cione ed è etichettata come “piano del disco principale”. Un sottile disco blu-verde è inclinato di circa cinque gradi in senso antiorario rispetto al disco principale arancione ed è evidenziato da una linea blu-verde etichettata “disco secondario esteso”. Parte del materiale grigio raggruppato vicino al centro forma una struttura curva in alto a de- stra, contrassegnata da una linea gialla etichettata “coda di gatto”. Una barra di scala mostra che i dischi di Beta Pic si esten- dono per centinaia di unità astronomiche (UA). (Nel nostro sistema solare, Nettuno orbita a 30 UA dal sole.) In questa imma- gine, la luce a 15,5 micron è colorata di ciano, mentre a 23 micron è arancione (filtri F1550C e F2300C, rispettivamente). [NASA, ESA, CSA, STScI, Christopher Stark (NASA-GSFC), Kellen Lawson (NASA-GSFC), Jens Kammerer (ESO), Marshall Perrin (STScI)] ASTROFILO l’

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