l'Astrofilo marzo-aprile 2024

22 MARZO-APRILE 2024 ASTRO PUBLISHING nostra atmosfera lungo le linee del campo magnetico vicino ai poli della Terra, scontrandosi con le molecole di gas e creando inquietanti corti- ne di luci danzanti. Giove e Saturno hanno processi aurorali simili che im- plicano l’interazione con il vento so- lare, ma ricevono anche contributi aurorali dalle lune attive vicine, come Io (per Giove) ed Encelado (per Sa- turno). Per le nane brune isolate come W1935, l’assenza di un vento stellare che contribuisca al processo aurorale e spieghi l’energia extra nel- l’alta atmosfera richiesta per l’emis- sione di metano è un mistero. Gli astronomi ipotizzano che processi interni non considerati, come i feno- meni atmosferici di Giove e Saturno, o interazioni esterne con il plasma interstellare o con una luna attiva vicina possano aiutare a spiegare l’emissione. La scoperta delle aurore si è svolta come un romanzo polizie- sco. Un team guidato da Jackie Fa- herty, un’astronoma dell’American Museum of Natural History di New York, ha ottenuto del tempo con il telescopio Webb per indagare su 12 by NASA/ESA/CSA − Christine Pulliam U tilizzando il telescopio spa- ziale James Webb, gli astro- nomi hanno trovato una nana bruna (un oggetto più massiccio di Giove ma più piccolo di una stella) con emissione infrarossa di metano, probabilmente dovuta all’energia nella sua atmosfera superiore. È una scoperta inaspettata perché la nana bruna, W1935, è fredda e priva di una stella ospite; pertanto, non esiste una fonte ovvia per l’energia dell’at- mosfera superiore. I ricercatori ipo- tizzano che l’emissione di metano possa essere dovuta a processi che generano le aurore. Per aiutare a spiegare il mistero dell’emissione in- frarossa del metano, il team si è ri- volto al nostro sistema solare. Il metano in emissione è una caratte- ristica comune nei giganti gassosi come Giove e Saturno. Il riscalda- mento dell’atmosfera superiore che alimenta questa emissione è legato alle aurore. Sulla Terra, le aurore si creano quando le particelle energe- tiche soffiate nello spazio dal Sole vengono catturate dal campo ma- gnetico terrestre. Esse cadono nella U n’illustrazione della nana bruna W1935, che si trova a 47 anni luce dalla Terra. Utilizzando il tele- scopio spaziale James Webb, gli astronomi hanno scoperto l’emis- sione infrarossa del metano prove- niente da W1935. È una scoperta inaspettata perché la nana bruna è fredda e priva di una stella ospite; pertanto, non esiste alcuna fonte evidente di energia per riscaldare la parte superiore dell’atmosfera e far brillare il metano. Il team ipotizza che l’emissione di metano possa es- sere dovuta a processi che generano le aurore, mostrate qui in rosso. [NASA, ESA, CSA, Leah Hustak (STScI)] Segni di possibili aurore su una nana bruna isolata nane brune fredde. Fra di esse c’era- no W1935 (un oggetto scoperto dal “cittadino scienziato” Dan Caselden, che ha lavorato al progetto Backyard Worlds Zooniverse), e W2220, un og- getto che è stato scoperto utiliz- zando il Wide Field Infrared Survey Explorer della NASA. Webb ha rive- lato nei minimi dettagli che W1935 e W2220 sembravano essere quasi clo- ni l’una dell’altra nella composizione. ASTROFILO l’

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