l'Astrofilo marzo-aprile 2023

MARZO-APRILE 2023 ASTROFILO l’ S opra, panorama di Los Angeles fotografato nel 2007 dal Griffith Park Observatory. L’area riquadrata è la stessa dell’immagine qui sotto, presa nel 1962. È evidente la crescita esponenziale, in 45 anni, delle sor- genti luminose e del conseguente skyglow. [Getty Images] l’ultimo lampione funzionante. Illu- minazione stradale, tabelloni pub- blicitari, insegne e vetrine di negozi, fari di impianti sportivi, luci di se- gnalazione e un’infinità di altre sor- genti che sprecano energia contri- buiscono a produrre lo skyglow, che può essere valutato nella sua reale portata solamente dall’occhio umano. In questo scenario, Kybe e colleghi hanno focalizzato il loro studio nel periodo gennaio 2011−agosto 2022, dove le osservazioni da satellite e dal suolo sono più affidabili e ab- bondanti. Dal database di Globe at Night sono state selezionate poco più di 51000 stime di magnitudine li- mite ad occhio nudo, che con oppor- tune procedure matematiche sono state integrate con i dati satellitari. Ne è risultato un quadro d’insieme della variazione dello skyglow nel periodo considerato. Grazie al loro metodo, i ricercatori hanno trovato che il tasso di crescita dello skyglow è molto più sostenuto di quanto si poteva finora prevede- re sulla base delle osservazioni nel range 500-900 nanometri, che forni- mente migliorata. Ma la nostra per- cezione al suolo è ben diversa, per- ché la principale componente dello skyglow è la luce che si propaga più o meno orizzontalmente e che viene diffusa dall’umidità dell’aria. Oggi il familiare bagliore del cielo che fa da sfondo ai nostri ambienti urbani può arrivare a più di 30 chilometri oltre

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