l'Astrofilo marzo-aprile 2023

45 MARZO-APRILE 2023 luce di distanza da noi, è ufficial- mente denominata Sh2-54; la sigla “Sh” si riferisce all’astronomo statu- nitense Stewart Sharpless, che cata- logò più di 300 nebulose negli anni ‘50 del secolo scorso. A mano a mano che la tecnologia utilizzata per esplorare l’universo progredisce, aumenta anche la no- stra comprensione di questi vivai stellari. Uno di tali miglioramenti è la capacità di guardare al di là della luce che può essere vista dai nostri occhi, usando, ad esempio, la luce infrarossa. Proprio come il serpente, da cui la nebulosa prende il nome, ha raggiunto per mezzo dell’evolu- zione la capacità di percepire la luce infrarossa per comprendere meglio il proprio ambiente, così anche noi abbiamo sviluppato strumenti a in- frarossi per conoscere meglio l’uni- verso. Mentre la luce visibile viene facilmente assorbita dalle nubi di polvere nelle nebulose, la luce in- frarossa può passare attraverso gli spessi strati polverosi quasi senza in- contrare ostacoli. Questa immagine rivela quindi una vera raccolta di stelle nascoste dietro i veli di pol- vere. Ciò è particolarmente utile per- ché consente agli scienziati di stu- diare ciò che accade nei vivai stellari in modo molto più dettagliato, e quindi di capire meglio come si for- mano le stelle. L’immagine più gran- de qui presentata è stata catturata in luce infrarossa utilizzando la sensi- bile fotocamera da 67 milioni di pixel del telescopio VISTA dell’ESO, ospi- tato all’Osservatorio di Paranal in Cile. È stata ottenuta nell’ambito della survey VVVX (VISTA Variables in the Via Láctea eXtended survey, in inglese, cioè le variabili VISTA nella survey estesa della Via Lattea). Si tratta di un progetto pluriennale che ha ripetutamente osservato un’am- pia porzione della Via Lattea a lun- ghezze d’onda infrarosse, fornendo dati chiave per comprendere l’evolu- zione stellare. ASTROFILO l’ Q uando gli antichi guardavano il cielo notturno, vedevano le stelle formare disegni indefi- niti. I Greci, ad esempio, chiamarono Serpente uno di questi asterismi, per la sua somiglianza con quell’anima- le. Ciò che non avrebbero potuto ve- dere è che la coda di questa costella- zione racchiude un tesoro di straor- dinari oggetti astronomici, tra cui le nebulose Aquila, Omega e Sh2-54. Quest’ultima si rivela sotto una nuo- va luce in questa spettacolare imma- gine a infrarossi. Le nebulose sono ampie nubi di gas e polvere da cui nascono le stelle. I telescopi hanno permesso agli astro- nomi di identificare e analizzare questi oggetti piuttosto deboli con dettagli finissimi. La nebulosa qui mostrata, ubicata a circa 6000 anni ! U n’immagine in luce visibile della nebulosa Sh2-54, catturata dal telescopio VST (VLT Survey Telescope) all’Osservatorio del Paranal dell’ESO in Cile. A queste lunghezze d’onda la struttura della nebulosa è ben identificabile e le nu- bi di polvere e gas bloccano la luce delle stelle all’interno e dietro di essa. [ESO] ASTRO PUBLISHING

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